Assovetro: l’Onu dichiara il 2022 Anno Internazionale del Vetro

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Il 2022 sarà l’Anno Internazionale del Vetro. Lo ha stabilito l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Una scelta che dà il via a un anno importante per tutta la filiera del vetro, un materiale antico, ma che sa interpretare tutte le sfide della modernità, da quelle ambientali a quelle tecnologiche. Lo annuncia Assovetro, l’Associazione nazionale degli industriali del vetro aderente a Confindustria, sottolineando come si tratti di un’occasione unica e irripetibile per sostenere la promozione del vetro, e in particolare di tutta l’industria in un anno speciale in cui cade anche il 75° anniversario della fondazione dell’Associazione.

«E’ una notizia molto gradita – ha detto Graziano Marcovecchio, Presidente di AssovetroLe parole della risoluzione, che sottolineano come il vetro abbia tutte le potenzialità  per contribuire all’attuazione di modelli di produzione e consumo sostenibili, considerando i progressi compiuti per ridurre il consumo di energia, le emissioni atmosferiche e altri impatti ambientali, riconoscono appieno l’impronta ambientale del vetro. Purtroppo, però, questa bella notizia è offuscata dalle difficoltà che si sono abbattute sulle nostre industrie per il boom dei costi energetici che possono mettere a rischio la stessa vita del settore».

La risoluzione delle Nazioni Unite (A/RES/75/279)  scrive che “il 2022 sottolineerà il ruolo tecnologico, scientifico, economico, ambientale, storico e artistico del vetro nella nostra società , mettendo in luce le ricche possibilità di sviluppo delle tecnologie e il loro potenziale contributo per affrontare le sfide dello sviluppo sostenibile e delle società inclusive, raggiungere la ripresa economica mondiale e ricostruire meglio dall’epidemia di coronavirus”.

La sostenibilità del vetro, riutilizzabile e riciclabile all’infinito, è dimostrata dai dati: nel 2020 l’anno della pandemia, il riciclo del vetro in Italia ha raggiunto il 79% (era il 77% l’anno precedente), ben al di sopra del target europeo del 75% fissato per il 2030. L’impegno dell’industria è arrivare al 90% agendo su raccolta, trattamento e riciclo.