Il 2021 è stato ricco di sfide per il Paese, che secondo le stime della Commissione Europea, chiuderà l’anno con un Pil in aumento del 6,2%. Un rimbalzo che si riflette anche sulle aspettative per il futuro della manifattura, molto più rosee rispetto a inizio anno. Più di sette aziende su dieci (74%), infatti, prevedono un aumento del fatturato a fine 2021 rispetto allo scorso anno, con il 71% che si ritiene soddisfatto dell’andamento generale degli affari. È quanto emerge dall’Osservatorio MECSPE di Senaf sul II quadrimestre 2021[1], presentato oggi da Stefano Cattorini, Direttore generale del Competence Center BI-REX, durante il convegno inaugurale di MECSPE (la fiera della manifattura in corso fino al 25 novembre a BolognaFiere), a cui hanno preso parte anche Stefano Bonaccini, Presidente Regione Emilia Romagna, Luisa Guidone, Assessora all’Economia di vicinato e commercio della città di Bologna, Carlo Romeo, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Gianna Bigliardi, Consiglio Generale Confindustria Emilia Area Centro, Antonio Bruzzone, Direttore Generale BolognaFiere e Ivo Nardella, Presidente Senaf – Gruppo Tecniche Nuove.
Ottimi i dati sul portafoglio ordini, che continua a crescere (il 75% lo ritiene adeguato). Al contempo aumenta la fiducia nel mercato (per sei aziende su dieci) e nel futuro (per sei aziende su dieci). Ripartono le esportazioni, con le mete principali per l’export manifatturiero italiano che rimangono sempre nei confini europei (Germania, Francia e Spagna alle prime posizioni). È l’effetto ripartenza degli ultimi mesi che infonde ottimismo negli imprenditori.
Il 61% delle imprese manifatturiere ritiene di avere adeguato le proprie tecnologie assecondando la crescita digitale necessaria per competere sul mercato. Sono già tante (40%), inoltre, le aziende a considerarsi sostenibili, grazie a numerose azioni pratiche messe in atto nell’ultimo periodo. Punto cruciale per realizzare la trasformazione 4.0 è la formazione, specialmente per le tante competenze necessarie in questo comparto (aspetto considerato centrale per il 52% delle imprese). Ancora poche, invece, le aziende che si affidano ai Competence Center e ai Digital Innovation Hub (4%) per lo sviluppo di piani di Industria 4.0.
Nella sua prima edizione bolognese, la 19ᵃ organizzata da Senaf, MECSPE spinge l’acceleratore su tutti gli aspetti legati alla ripartenza del settore manifatturiero, legati in particolare alla digitalizzazione e alla trasformazione 4.0 delle imprese. Il “cuore mostra” nel 2021 è infatti l’iniziativa Gamification: la fabbrica senza limiti, nata per mostrare le idee tecnologiche migliori e fare da propulsore per le soluzioni più innovative. È il nuovo concetto di fabbrica, più evoluta, più digitale e a misura d’uomo, in grado di attirare l’interesse dei giovani talenti.
«Le manifatture sono protagoniste assolute della ripartenza della nostra Regione dopo i mesi durissimi che abbiamo alle spalle. Nonostante le restrizioni necessarie per contrastare la pandemia, la stragrande maggioranza di queste aziende non si è mai fermata, ribadendo il proprio ruolo di pilastri dell’economia regionale. – dichiara Stefano Bonaccini, Presidente Emilia Romagna – Una vivacità confermata dai dati dei primi mesi del 2021 – un trend molto positivo all’interno di una crescita che rende l’Emilia-Romagna la regione con i numeri migliori d’Italia – e dai numeri di questa edizione di MECSPE, che si propone come punto di riferimento e di incontro di tutto il settore. Come Regione abbiamo ben chiaro il nostro orizzonte di lavoro: continueremo a sostenere le imprese, fornendo strumenti e risorse per investimenti in digitalizzazione, formazione e sostenibilità, come fissato nel perimetro del Patto Regionale per il Lavoro e per il Clima, puntando sull’eccellenza dei prodotti, sull’ineguagliabile competenza di chi li progetta e li distribuisce e sul Made in Italy come biglietto da visita vincente sui mercati esteri».
«L’edizione del 2021 di MECSPE è fondamentale, perché finalmente le aziende tornano a incontrarsi dal vivo e questo non può che essere il punto di partenza per una riflessione importante sui cambiamenti della manifattura, anche in vista dei fondi del PNRR – ha affermato Ivo Nardella, Presidente Senaf – Gruppo Tecniche Nuove – La grande partecipazione a MECSPE, oltre che i dati dell’Osservatorio, confermano l’ottimismo e la fiducia che caratterizzano tutto il comparto. Con quest’edizione di MECSPE vogliamo favorire la contaminazione tra le diverse anime del settore, in un momento in cui nuove conoscenze e competenze sono diventate imprescindibili per il futuro digitale e sostenibile della filiera. Siamo orgogliosi, inoltre, di aver portato per la prima volta la fiera nella prestigiosa cornice di BolognaFiere, con cui abbiamo stretto una collaborazione che ci consentirà di crescere e affermarci sempre più come manifestazione fieristica internazionale di punta per tutta l’industria».
«Diamo il benvenuto a Mecspe a BolognaFiere – dichiara Antonio Bruzzone, Direttore generale BolognaFiere – con l’auspicio che il nostro Quartiere fieristico e la sua collocazione, offra alla manifestazione ulteriori opportunità di crescita e una ancor superiore apertura verso i mercati internazionali. BolognaFiere si caratterizza come fiera delle eccellenze e dei distretti industriali che qui hanno i loro eventi leader di riferimento mondiale, anche per questo era naturale fare arrivare Mecspe a Bologna, in un contesto in cui il manifatturiero si esprime trasversalmente nella totalità delle filiere industriali. Impresa, ricerca, università, formazione sono i pilastri del settore manifatturiero in un momento di profonda trasformazione delle imprese che offrirà importanti opportunità professionali per i nostri giovani rendendo ancora più competitivo il nostro tessuto produttivo».
[1] Nota metodologica: l’Osservatorio MECSPE è stato condotto da GRS Ricerca e Strategia su un campione di 619 aziende italiane del manifatturiero italiano, utilizzando il metodo CAWI (Computer Assisted Web Interviewing).