Maximilian 1 di Cantina di Soave: ritorno alle origini, ma con lo sguardo rivolto al futuro

È la gamma di spumanti più importante di Cantina di Soave e rientra tra le prime sei, per vendite, della GDO italiana: la storica linea Maximilian I, che accompagna da 40 anni i momenti di festa degli italiani, è ancora dinamica e performante, in grado di segnare trend di crescita in volume sia a livello di sell in – ciò che viene acquistato dai punti vendita – che a livello di sell out – un parametro determinato dagli acquisti dei consumatori in punto vendita. Un brand destinato alla grande distribuzione di notevole rilevanza per la cantina cooperativa veronese, come conferma il Direttore Generale di Cantina di Soave, Wolfgang Raifer: «Maximilian I è per noi un marchio storico fondamentale. Gli ultimi dati IRI, aggiornati al 30 aprile, ci hanno confermato leader di mercato per quanto riguarda la tipologia Müller Thurgau. L’anno scorso abbiamo sentito la necessità di rinnovare questa linea, rivalorizzando e riposizionando la marca, poiché l’immagine era ormai datata e appesantita dal tempo: l’aggiornamento precedente a livello di pack, infatti, risaliva al 2011 e quello prima ancora agli inizi degli anni 2000. Abbiamo ritenuto che fosse giunto il momento di intervenire e, nell’estate 2020, è nato il nuovo progetto di rebranding. L’obiettivo? Presentare, innanzitutto, una linea di spumanti originale, moderna, accattivante e alla portata di tutti, una bollicina di tendenza, insomma, al giusto prezzo; parallelamente, aumentare le vendite e il posizionamento in GDO, consolidando la nostra presenza all’interno di questo canale massimizzando sia volumi che performance».

Mantenere la riconoscibilità del prodotto

Per finalizzare questo proposito, la Cantina ha interpellato, per la prima volta, l’agenzia milanese Robilant Associati. «Non avevamo mai lavorato con questa realtà – specifica Raifer – e, men che meno, avevamo un’idea di quello che sarebbe stato il risultato finale. Durante l’incontro conoscitivo abbiamo condiviso le nostre necessità e il nostro progetto e all’agenzia è stato chiesto di rinnovare l’immagine senza che venisse meno la riconoscibilità del prodotto». Nel caso di Maximilian I, infatti, questo aspetto era fondamentale, non trattandosi di una vendita mediata dalla figura del ristoratore, dell’enotecario o del barman. «Il consumatore si relaziona con la bottiglia direttamente davanti allo scaffale del supermercato: se è già cliente deve riconoscerla, se non lo è deve esserne attratto – spiega Raifer –. I capisaldi del progetto, su nostra precisa richiesta, sono rimasti il logotipo Maximilian I, il volto dell’imperatore Massimiliano I D’Asburgo e i colori che da sempre caratterizzano la linea – soprattutto per la referenza più venduta, il Maximilian I Müller Thurgau Durello, inconfondibilmente gialla; per il resto, all’agenzia è stata lasciata la massima libertà di espressione. Loro hanno accettato con entusiasmo la sfida: da lì è iniziato il viaggio creativo che ci ha condotti fino a qui». Il restyling ha interessato trasversalmente tutta la linea e l’assortimento a marchio Maximilian I. Si è deciso, degli 8 spumanti originali, di non rinnovarne due, ma con l’introduzione del nuovo Prosecco DOC Rosé Millesimato 2020 la gamma si è attestata su 7 referenze complessive.

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