Il restyling di Nabucco, primo nato di Monte delle Vigne, in ottica sostenibile

OLYMPUS DIGITAL CAMERA

Omaggio al territorio parmense, al suo carattere lirico come città della musica e a Giuseppe Verdi, il vino Nabucco, negli anni, ha saputo costruire l’immagine dell’azienda Monte delle Vigne e ne ha posto le basi della cultura vitivinicola: rappresenta, infatti, il simbolo per eccellenza della Cantina di Ozzano Taro, di proprietà della famiglia Pizzarotti, oltre che della sua caratteristica peculiare, ovvero la produzione di vini fermi in un territorio in cui, per tradizione, dominano i frizzanti. A partire dal 2018, Nabucco è stato realizzato in collaborazione con l’enologo e consulente per la produzione vinicola Luca D’Attoma, tra i primi in Italia a praticare la viticoltura biologica, massimo esperto in materia e particolarmente apprezzato per il suo approccio rigoroso e innovatore. Per celebrare tale annata e dar seguito alla produzione di vini di qualità nel segno di una viticoltura sostenibile, la proprietà ha desiderato e commissionato una nuova veste grafica per Nabucco, come spiega Lorenzo Numanti, Amministratore Delegato di Monte delle Vigne. «Vino pregiato e unico, Nabucco, storicamente, è stato il primo grande rosso fermo prodotto a Parma: volevamo che il nuovo packaging possedesse le stesse caratteristiche identitarie di questa referenza e che le comunicasse al consumatore in modo immediato ed efficace. Dopo aver compiuto un’apposita ricerca di mercato, aiutati dal nostro marketing advisor abbiamo affidato il progetto all’agenzia di comunicazione veronese Epico Communication Partners: Luca Rebesani ci è sembrato il professionista giusto per traghettarci in questa nuova fase».

Proposta minimal ed essenziale

Il progetto è stato avviato all’inizio del 2020 ed è stato completato più o meno in un anno. «Monte delle Vigne ci ha coinvolti per sottolineare, con un cambio d’immagine, un momento di particolare evoluzione dell’azienda – racconta Luca Rebesani, titolare e direttore creativo di Epico Communication Partners –. L’etichetta di partenza aveva più criticità da risolvere: di percepito, di visibilità, di lettura; era quindi necessario attuare un cambio di passo, mantenendo, tuttavia, elementi di continuità con il passato. Dovevamo applicare un approccio creativo concreto ed equilibrato, indirizzato alla realizzazione di un’etichetta che superasse la prova del tempo aumentando, contemporaneamente, il percepito del prodotto e caratterizzando Nabucco con l’immagine ideale di vino icona e di punta, all’interno della realtà Monte delle Vigne così come sul mercato. Per questo motivo abbiamo indirizzato la nostra creatività verso una proposta minimal ed essenziale, al fine di ottenere un’etichetta elegante, riconoscibile e distintiva». Dato il brief aziendale, l’agenzia di comunicazione non ha dunque perseguito e sviluppato un vero concept, bensì una ricerca estetica che riuscisse a coniugare passato e presente e che fosse in grado di posizionare il prodotto in una fascia di valore. «Anche se il design minimale ideato potrebbe sembrare semplice a prima vista, in realtà è stato il frutto di competenza, esperienza e stile, della capacità di trovare i giusti riferimenti culturali e di calibrare i pieni e i vuoti, in un equilibrio dinamico che ci ha consentito di raggiungere il risultato desiderato».

Vuoi continuare a leggere?

Se sei GIA’ abbonato accedi all’area riservata 

Se NON sei abbonato vai alla pagina degli abbonamenti