Sanpellegrino lavora per salvaguardare, valorizzare e garantire all’acqua un futuro di qualità con progetti e piani industriali orientati alla creazione di valore condiviso. Attraverso il Bilancio di Sostenibilità 2021, il Gruppo illustra come fa fronte a questi impegni prendendosi cura dell’acqua e riducendo l’impatto ambientale delle proprie attività attraverso l’efficientamento dei sistemi produttivi, una logistica sostenibile, l’utilizzo di packaging riciclato e riciclabile, progetti di ricerca scientifica per salvaguardare le risorse idriche e la biodiversità, e attività educative sul corretto utilizzo di questa preziosa risorsa per il pianeta e per le persone. Grazie a una politica aziendale orientata alla crescita sostenibile, nel 2020 Sanpellegrino ha generato significative ricadute socio-economiche creando 2,5 miliardi di euro di valore condiviso lungo la filiera in Italia, pari a 2,8 volte il proprio fatturato (893 milioni di euro) generando un contributo equivalente allo 0,15% del PIL. L’azienda, con oltre 1.400 dipendenti vanta il 44% di donne in posizioni di vertice.
Efficientamento dei sistemi produttivi
Consapevole della stretta relazione tra la tutela del territorio e la sostenibilità delle proprie attività, Sanpellegrino è costantemente impegnata nell’ottimizzazione dei processi industriali. Dal 2011, il 100% dell’energia elettrica acquistata in tutti i suoi siti produttivi deriva da fonti rinnovabili certificate; inoltre l’azienda ha progressivamente diminuito i propri consumi energetici diretti ed indiretti con una flessione del 6% nel 2020, rispetto all’anno precedente. Gli stabilimenti di San Pellegrino Terme e di San Giorgio in Bosco, grazie ai nuovi impianti di cogenerazione e all’attuazione di nuovi progetti di efficienza energetica, hanno ottenuto riduzioni del consumo energetico e delle emissioni di CO2eq nell’ultimo triennio. A Cepina, dove viene imbottigliata Levissima, nel 2018 è stata installata una pompa di calore per il riscaldamento degli ambienti che ha consentito la riduzione dei consumi e delle emissioni. Mentre dal 2016, a Scarperia, dove sgorga Acqua Panna, è in funzione un impianto alimentato a GNL, un combustibile a basse emissioni di anidride carbonica e di ossidi di azoto, che fornisce il 100% dell’energia allo stabilimento. Tutti questi interventi hanno portato anche a una conseguente riduzione delle emissioni climalteranti, che nell’ultimo anno hanno visto una flessione del 7% rispetto al 2019.
Negli anni, anche l’uso di acqua industriale è stato ottimizzato per ridurre gli sprechi, attraverso interventi sulle macchine riempitrici e sui meccanismi di regolazione, arrivando a un consumo medio, nel 2020, di 1,1 litri per litro di acqua minerale naturale imbottigliato.
L’azienda ha anche conseguito la certificazione AWS (Alliance for Water Stewardship) che incoraggia e premia l’impegno a seguire linee guida, riconosciute a livello internazionale, nella gestione sostenibile e condivisa delle risorse idriche locali, rilasciata allo stabilimento dove viene imbottigliata l’acqua S.Pellegrino. Il Gruppo ha inoltre l’obiettivo di certificare secondo l’AWS tutti i suoi stabilimenti entro il 2023.
Sanpellegrino implementa anche strategie volte a recuperare il 100% dei rifiuti per trasformare materiale di scarto in una risorsa, in un’ottica di economia circolare. Il Gruppo si impegna, inoltre, a limitare anche la produzione di rifiuti implementando strategie che hanno portato a una riduzione del 13% rispetto al 2019.
Logistica sostenibile
Sanpellegrino si impegna, da sempre, a garantire il rispetto per l’ambiente nelle comunità in cui opera implementando piani di logistica sostenibile che oggi consentono di trasportare il 45% dell’acqua su mezzi a ridotto impatto ambientale. L’azienda privilegia i trasporti su rotaia e predilige mezzi alimentati a GNL (Gas Naturale Liquefatto). Tali mezzi, paragonati a veicoli diesel, possono consentire una riduzione delle emissioni di anidride carbonica fino al 15% e rispetto a un veicolo a gasolio possono ridurre quasi a zero le emissioni di particolato, anche sottile, e diminuire fino al 90% le emissioni di Nox.
Il Gruppo riesce anche a ottimizzare i carichi grazie a rimorchi ultraleggeri che consentono di aumentare il numero di bancali trasportati per viaggio. Inoltre, per implementare l’utilizzo dei biocarburanti, Sanpellegrino prevede di investire oltre 4 milioni di euro l’anno per il trasporto su terra e via mare.
L’utilizzo di packaging riciclato e riciclabile
Tutti i materiali di confezionamento utilizzati da Sanpellegrino – plastica, vetro e alluminio – sono al 100% riciclabili. Oltre al miglioramento continuo nella progettazione degli imballaggi, il Gruppo sta incrementando l’utilizzo di plastica riciclata nelle proprie bottiglie con l’obiettivo di utilizzare, in media, entro il 2025, almeno il 50% di PET riciclato. Con questo intento Sanpellegrino lavora allo studio di nuovi materiali, processi e tecnologie innovative, coniugando la funzionalità e la sicurezza del prodotto con la riduzione dell’impatto ambientale. Pioniere in questo ambito, l’azienda da tempo lavora sull’alleggerimento del packaging ed è stata la prima in Italia a realizzare bottiglie 100% in plastica riciclata. Per il 2030 si è prefissata un traguardo ancora più ambizioso: raccogliere tante bottiglie quante ne produce.
Sanpellegrino ha intensificato anche i propri sforzi per contrastare i cambiamenti climatici impegnandosi ad annullare le emissioni dei propri brand di acqua minerale naturale S.Pellegrino, Acqua Panna e Levissima e delle Bibite Sanpellegrino entro il 2022, intervenendo su tutto il perimetro dei propri marchi, nell’intero ciclo produttivo e lungo tutta la filiera. Le azioni comprendono il packaging, la logistica, gli stabilimenti e la tutela del capitale naturale. Il percorso di riduzione delle emissioni consentirà di raggiungere la carbon neutrality dell’intero portafoglio prodotti del Gruppo entro il 2025.
Il Bilancio di Sostenibilità è stato redatto in conformità ai GRI Standards, secondo un livello di applicazione “In accordance – Core”. I GRI Standard, pubblicati dal Global Reporting Initiative (GRI) nel 2016, rappresentano oggi lo standard di rendicontazione non finanziaria più riconosciuto e diffuso a livello internazionale.