Riduzione degli sprechi, sostenibilità nei processi di confezionamento, minor utilizzo della plastica negli imballaggi secondari e maggiore riciclabilità del pack: queste sono alcune delle sfide che l’industria del packaging dell’alimento in lattina si trova ad affrontare. Se ne è parlato durante una recente tavola rotonda organizzata da Smart Packaging Hub, dove i membri dell’Hub hanno mostrato come innovazione e collaborazione possano fare vincere ai loro Clienti queste importanti sfide.
- Opem: sostenibilità dalla A alla Z
Le macchine di Opem, specializzata nell’offerta di impianti di confezionamento sottovuoto, confezionatrici e impianti di riempimento per barattoli o vasetti, utilizzano materiali ecosostenibili. Ma la sostenibilità è un discorso che va ben oltre i materiali e comprende ottimizzazione delle macchine e riduzione dei consumi energetici. Per questo Opem, grazie a soluzioni specifiche per ogni produzione e macchina, è riuscita ad ottenere risultati importanti: i consumi medi delle macchine si sono ridotti del 39% per il consumo elettrico, del 20% per i film plastici e del 30% per altre forme di energia. Il monitoraggio continuo di macchine e processi e la manutenzione immediata quando necessario, fanno sì che questi valori si mantengano nel tempo. Last but not least, anche il fine vita viene considerato: Opem ha raggiunto il notevole risultato che il 95% dei materiali usati nelle proprie macchine è riciclabile.
- BAUMER: i tempi per il ROI si accorciano
Energia, materia, spazio e tempo: questi sono gli elementi che le soluzioni Baumer, azienda specializzata nella produzione di macchine per il packaging secondario ad alto contenuto tecnologico, possono fare risparmiare ai clienti. Se il risparmio di materiale si raggiunge riuscendo a processare film più sottili o eliminando interlayer di cartone grazie all’ utilizzo di sistemi speciali brevettati e il risparmio energetico applicando soluzioni di efficientamento e monitoraggio della macchina per assicurarne il funzionamento ottimale, come ottenere risparmi di tempo e spazio? Per il risparmio di spazio Baumer ha realizzato una soluzione imballatrice a forma di U, U-Shape System™, che si può integrare facilmente su una linea esistente e permette di ridurre il footprint della macchina fino al 50%. Infine, il tempo: il passaggio automatico da imballaggi termoretraibili a imballaggi in cartone wrap-around, grazie al sistema brevettato BMBelt System™, avviene in pochi istanti e permette l’installazione di una singola macchina per molteplici output. Il cambio automatico della bobina permette invece di passare da una bobina terminata ad un’altra senza nessun calo della velocità di produzione. Con le sue soluzioni, Baumer è in grado di fornire risposte customizzate ai propri clienti accorciando i tempi del ritorno sull’investimento.
- Clevertech: lattine ancora più riciclabili
Non più i tre materiali tipici – alluminio, plastica e cartone – ma esclusivamente cartone: questo è il progetto a cui anche Clevertech, specializzata in soluzioni integrate di inizio e fine linea, collabora per aumentare la sostenibilità e la riciclabilità delle lattine per alimenti. Inoltre, la innovativa progettazione ingegneristica di inizio e fine linea di Clevertech mette allo studio anche nuovi materiali di imballaggio per aumentarne la riciclabilità. In un nuovo modo di procedere, sviluppato in comune con Tosa Group, l’installazione e il test dell’intera fornitura avvengono in Italia prima della spedizione al cliente. Il vantaggio per il cliente? Una migliore gestione della logistica, impianti pronti per l’uso alla consegna, quindi praticamente plug&play, conseguente semplicità di installazione e velocità di messa in funzione.
- Tosa Group: macchine low maintenance
La filosofia costruttiva di Tosa Group è progettare le proprie macchine in modo da garantire la minima manutenzione possibile e ottimizzare time saving, cost saving, sostenibilità, sicurezza e pulizia. Gli elementi in cui la filosofia si concretizza al meglio sono: cinghie dentate, con vita operativa elevatissima sostituendo le catene di sollevamento che richiedono interventi di lubrificazione; motorizzazione diretta senza l’utilizzo di trasmissioni meccaniche sul gruppo di sollevamento per evitare ogni manutenzione o lubrificazione; organi di scorrimento con ruote di guida pre-lubrificate a vita. Grazie a questo pionieristico approccio, dal 2013 ad oggi per la tipologia di macchine ad anello rotante, le macchine concepite con un design Low Maintenance sono il 65% mentre il 35% ha ancora il vecchio concetto costruttivo. Il trend è in crescita visto che analizzando solo l’anno 2020 la percentuale sale all’89%. Con queste macchine il risparmio in manutenzione ordinaria è del 75%.
- Makro Labelling: modularità, flessibilità e praticità
Con le sue soluzioni di etichettatura Makro Labelling, specializzata nella realizzazione di etichettatrici industriali, ha affrontato con successo non solo il mercato italiano ed europeo ma, grazie alla collaborazione con Mather & Platt Asia, si è affermata anche sul mercato thailandese. Modularità, flessibilità e praticità sono non solo le tre parole chiave che riassumono lo stile e la filosofia di Makro Labelling ma anche le caratteristiche delle sue soluzioni, apprezzate da Mather & Platt e che l’azienda thailandese considera un “added value” per i propri clienti.