Le grappe Radici di Mazzetti d’Altavilla: il pack che rimanda alla terra

Un racconto e un design sincero ed efficace abbinati all’attenzione alla materia e all’effetto tattile, per offrire un’esperienza sensoriale esclusiva anche nell’istante in cui si afferra la bottiglia: la considerazione nei confronti di tutti i componenti del packaging è stata estrema, oltre che portata avanti in un’ottica di piena sostenibilità, per la recente linea di grappe Radici della distilleria piemontese Mazzetti d’Altavilla. Una linea nata dal desiderio della proprietà di valorizzare il territorio attraverso la lavorazione di vitigni autoctoni a produzione limitata del Monferrato, area in cui, da sempre, è ubicata la sede Mazzetti. «Abbiamo deciso di creare questa gamma per far meglio conoscere alcune chicche tipicamente monferrine e portarle alla ribalta che meritano – spiega Silvia Belvedere Mazzetti, Direttore commerciale di Mazzetti d’Altavilla e rappresentante della settima generazione della famiglia –. Molti di questi vitigni hanno rischiato l’estinzione, venendo prodotti in territori particolarmente circoscritti e non potendo contare su un’ampia conoscenza da parte di mercati esterni; in essi è insita una cultura vitivinicola e della distillazione che costituisce un patrimonio unico, da salvaguardare e trasmettere ai posteri. Le tre grappe che abbiamo selezionato – Grignolino, Malvasia di Casorzo e Ruchè di Castagnole Monferrato – traggono origine dalla distillazione di vinacce a km 0 provenienti proprio dall’area che circonda la nostra azienda: insomma, rappresentano realmente le nostre radici! Abbiamo così deciso di proporle in purezza e nella loro versione giovane, andando in controtendenza rispetto alle più “semplici” direzioni dell’invecchiamento e della stagionatura in legno, in modo da far risaltare gli autentici profumi e aromi di fresca distillazione».

Silvia Belvedere Mazzetti

Un lavoro di squadra

Il concept di questa linea ha spinto la proprietà nella direzione di esprimere anche a livello visivo l’idea delle radici: radici vere, come quelle delle viti autoctone che in zona crescono e si tramandano da secoli, e metaforiche, convergenti con quelle dell’azienda e della famiglia Mazzetti. «Fin da subito – continua Silvia – la nostra visione è stata chiara: scegliere un packaging semplice ed essenziale, privilegiando colori materici fra cui spicca, per il Grignolino, la sfumatura della “pietra da cantone”, il simbolo “sotterraneo” di quest’area vitivinicola, connesso al riconoscimento Unesco di Langhe-Roero e Monferrato. Ci siamo affidati ai nostri partner per creare un lavoro di squadra che permettesse di condividere gli obiettivi e, dunque, la realizzazione corale. Oltre al coinvolgimento della nostra equipe interna di collaboratori, la parte di studio grafico è avvenuta interessando l’agenzia creativa MasGas di Massimo Gastini e Multi-Color Italia SpA con, in pole position, il nostro referente Andrea Murello». Ed è proprio Andrea Murello, Account Manager presso Multi-Color Italia SpA, divisione italiana del gruppo Multi-Color Corporation, a raccontarci nel dettaglio il percorso che ha portato alla realizzazione delle tre etichette adesive di Radici, una per ciascun distillato, e di un tubo a cannocchiale specifico per ogni singola bottiglia.