La Cantina cooperativa Vignaioli del Morellino di Scansano è stata fondata nel 1972 nel Comune omonimo, in provincia di Grosseto, grazie all’intraprendenza di un piccolo gruppo di viticoltori che decisero di unirsi e lavorare insieme per valorizzare la propria attività e tutelare, a vantaggio di tutta la collettività, il territorio e la sua immagine. Da allora di traguardi ne sono stati raggiunti molti, a partire dal conseguimento della DOC nel 1978. Dagli anni Ottanta in poi, l’obiettivo comune è stato quello di puntare su un’offerta di qualità, investendo risorse sia in campagna che in cantina per produrre vini che fossero ambasciatori di ciò che questa parte della Maremma poteva offrire. Gli impianti di vinificazione sono stati rinnovati ed efficientati, prima nel 2005 – anno in cui si è investito anche in una nuova cantina di affinamento – e, in seguito, nel 2015; del 2007 è l’ottenimento della DOCG per il Morellino di Scansano e, tre anni più tardi, la Cantina ha iniziato a rinnovare la gamma dei propri prodotti concentrandosi sulla distribuzione in Italia, rafforzando la presenza nella GDO e nel canale Ho.Re.Ca., e aumentando l’attenzione anche all’export. Contemporaneamente si è cominciato a lavorare sulla sostenibilità e sulle certificazioni green, con l’obiettivo di lungo termine di minimizzare l’impatto ambientale della cooperativa, e, nel 2016, una ristrutturazione completa dell’azienda ha portato alla creazione di spazi adeguati all’accoglienza.
Parola d’ordine: automazione
Oggi, a quasi cinquant’anni dalla sua fondazione, la Cantina opera su 720 ettari vitati e conta 170 soci, 27 dipendenti, 13 milioni di fatturato annuo e 3,8 milioni di bottiglie, pari al 95% del vino complessivamente realizzato. La gamma include diverse versioni di Morellino di Scansano – prodotto con almeno l’85% di uve Sangiovese – che vanno a cogliere le differenti caratteristiche dei vari vigneti dei soci, e grazie al Morellino di Scansano DOCG la produzione rappresenta attualmente oltre il 20% del totale della Denominazione. Con la nascita della DOC Maremma Toscana, inoltre, è stato aggiunto un nuovo rosso alla gamma, il Capoccia, a base dei vitigni autoctoni Alicante e Ciliegiolo, ma vengono prodotti anche vini bianchi, come il Bianco di Pitigliano e il Vermentino. Nel 2020 la cooperativa ha deciso di investire 3,2 milioni di euro in una nuova linea di produzione, strutturata attorno a un impianto di imbottigliamento monoblocco costituito da più macchine, che garantiscono le fasi di sciacquatura, riempimento e chiusura automatica di bottiglie di diversi formati. Questo impianto rappresenta il nucleo centrale di una linea di produzione più ampia e articolata, la quale, attraverso ulteriori impianti e macchine a loro volta rilevanti e complessi, rende quasi completamente automatico l’intero processo, che inizia con il prelievo del vino dai vinificatori e si conclude con il confezionamento in pallet del prodotto finito, da avviare alla spedizione.
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