Cantina Valpolicella Negrar e l’Etichetta 2020 de La Scuola nel Vigneto

Una giovane donna raccoglie l’uva tra i filari delle vigne camminando a piedi nudi sulle foglie secche, tutt’intorno solo il bisbigliare del vento che fa danzare la sua gonna: non è l’incipit di un libro, nè l’inizio di un film bensì la descrizione, sonora e visiva, dell’opera di Sofia Piovesan, studentessa (II D) dell’Istituto Compensivo di Negrar vincitrice del concorso artistico “Il paesaggio della Valpolicella: particolarità e particolari“, organizzato nell’ambito de “La Scuola nel Vigneto”, progetto didattico-sociale ideato e promosso dal 2012 da Cantina Valpolicella Negrar, realizzato in collaborazione con l’Istituto Comprensivo a indirizzo musicale E.Salgari di Negrar di Valpolicella. L’iniziativa, inoltre, è patrocinata dal Comune di Negrar e dall’Ordine degli Architetti di Verona oltre ad avere il sostegno di Valpolicella Benaco Banca.

Il podio degli studenti vincitori

Giunto all’8a edizione, il progetto, coordinato per la cantina da Marina Valenti, è attualmente sospeso causa pandemia, ma lo scorso 21 dicembre a scuola, rinviando a quando sarà possibile il consueto concerto e la premiazione ufficiale, sono stati proclamati gli studenti vincitori dell’edizione 2019/20: insieme alla prima classificata Sofia Piovesan, che ha realizzato la sua opera con la tecnica del mosaico, sono state premiate le opere di Sofia Coato (secondo posto) e Alessandro Nicolis (terzo posto), entrambi della classe II B. I lavori degli studenti sono stati selezionati dalla commissione artistica, presieduta da Anna Lonardi (Grafical di Marano di Valpolicella) e composta dall’artista Agron Hoti,  dalla grafic designer Ilaria Bontempo, dal fotografo e artista Marco Ambrosi, da Paola Ravanello (Odine Architetti di Verona), dal grafico Emanuele Gipponi (Duemaninonbastano di Milano) e da Stefano Pistoni (Business Development Manager di UPM Raflatac).

 

gruppo di studenti dell’Istituto comprensivo di Negrar partecipanti all’8a edizione de La Scuola nel Vigneto (la foto è stata scattata nella primavera 2019)

«Nel suo disegno Sofia ha voluto rappresentare la forza e la vita della terra insieme alla dolcezza e alla leggerezza della ragazza, se stessa, che cammina a piedi a scalzi fra le foglie secche e raccogliendo l’uva.L’energia che ci proviene dal contatto diretto con la natura insieme ai valori del progetto  – conoscenza, creatività, inclusività e sostenibilità – costituiscono il nostro messaggio e augurio per immaginare insieme ai giovani un futuro più consapevole», ha commentato Renzo Bighignoli, presidente di Cantina Valpolicella Negrar, che ha inviato una lettera di saluto alla scuola con i nomi degli studenti vincitori, letta dalla Preside nella classi seconde partecipanti al progetto, che ha visto in otto edizioni 800 studenti coinvolti.

Conoscere da vicino le origini del vino può diventare una vera avventura

In questa edizione era stato chiesto agli studenti di rappresentare il paesaggio sonoro, i colori e i suoni del territorio della Valpolicella. Ma con quali colori e come rappresentare suoni e rumori della natura? La sfida è stata raccolta dalla professoressa Adelina Caprini, coordinatrice del progetto per la scuola, che dopo otto edizioni ha concluso quest’anno la sua carriera ed è andata in pensione. La scorsa primavera è riuscita a insegnare ai suoi alunni, nonostante il lockdown e lavorando da casa, come rappresentare i suoni e i rumori in un disegno. «Ogni anno il concorso ci conferma quanto sia importante accompagnare i giovani studenti in percorsi didattici che uniscono la fantasia e la competenza tecnica, l’immaginazione e la capacità di osservare la realtà», ha commentato la professoressa Caprini.

La finalità sociale

L’opera vincitrice è diventata l’Etichetta dell’Anno 2020 che impreziosisce una tiratura limitata di bottiglie di Valpolicella Classico Bio e di Amarone Classico DV della collezione “La Scuola nel Vigneto” (acquistabili nelle enoteche Domìni Veneti di Negrar, Sirmione e Cavaion Veronese). Il ricavato della vendita della bottiglie di vino per un importo di 5.000 euro sarà utilizzato per realizzare il cd musicale “Vite”, in omaggio all’antica pianta che sa resistere alle condizioni più avverse, e che raccoglierà brani di musica medievale e rinascimentale, in parte legati al vino, e altri brani di tradizioni e stili musicali diversi, reinterpretati in chiave contemporanea dall’Orchestra multiculturale Mosaika, gruppo di musicisti provenienti da ogni angolo del mondo ed eseguiti, nel rispetto delle norme anti-Covid, insieme agli studenti.