Il mondo di internet ha da tempo cambiato i paradigmi di gran parte dei mercati verticali, abilitando il rapporto diretto fra consumatore e produttore, introducendo nuove forme di comunicazione e fornendo importanti feedback diretti su cui basare strategie di prodotto e di marketing.
La moderna tecnologia edge aiuta le aziende a trasmettere informazioni sui prodotti precise e puntuali, oggi sempre più importanti: non è mai stato così rilevante per i produttori fornire dati qualitativi solo per l’uso da parte dei rivenditori, ma anche per i consumatori di trovare i loro marchi sulle piattaforme di e-commerce. Al tempo stesso, le etichette dotate di QR code permettono l’uso di app decisamente edge, grazie alle quali gli utenti possono avere informazioni ampie e aggiornate sul prodotto che stanno valutando.
Questa riflessione vale anche e soprattutto nel settore food and beverage, per almeno due ragioni. La prima è che il grande boom dell’e-commerce sta finalmente coinvolgendo anche questo mercato, finora più refrattario al mercato digitale. La seconda è l’alto livello di attenzione che i consumatori riservano alla alimentazione e alla attendibilità delle etichette nutrizionali.
Facile intuire quindi il grande potenziale dell’edge per questo settore, peraltro fra i più importanti nel nostro paese.
Informazioni complete e di qualità, rilevanti per la decisione del cliente sono quindi irrinunciabili.
Allo stesso tempo, poiché la trasparenza è sempre più cruciale per i consumatori nel processo decisionale, informazioni specifiche relative agli ingredienti (come gli allergeni), all’origine (certificati associati), alla tracciabilità, all’etica e alle pratiche dei fornitori (come il lavoro minorile), nonché all’impatto ambientale ed ecologico sono diventate importanti per i consumatori.
Il mancato rispetto di queste aspettative può rendere i consumatori sospettosi nei confronti del mercato, oltre ad esporre a pericolose critiche sui social media, con conseguente (e incontrollabile) danno di immagine.
Questa crescente domanda da parte dei consumatori, per avere un accesso trasparente a una comprensione completa del prodotto che consumano e utilizzano, sta guidando verso un packaging più “intelligente” e edge oriented, inclusi i codici QR che i consumatori possono leggere facilmente attraverso le app per smartphone.
I codici QR si collegano a dettagli di prodotto come dati nutrizionali, ingredienti, elenco di allergeni, dati sulla sostenibilità ambientale, certificati normativi, storia del marchio e molto altro ancora.
Aggiungendo a questo la possibilità di creare un’identità digitale unica per ogni singolo packaging con tecnologia di serializzazione, i produttori possono passare al livello successivo, non solo facilitando la trasparenza del prodotto, ma collegandosi facilmente al loro consumatore finale per offrire un coinvolgimento personalizzato del consumatore. Inoltre, fornendo visibilità, tracciabilità e informazioni sulla supply chain in tutte le fasi del ciclo di vita del prodotto.
App per smartphone i nuovi influencer per i consumatori
Come abbiamo anticipato, in questo contesto abbiamo assistito alla crescita di iniziative e app per smartphone per scansionare i prodotti durante la spesa, come SmartLabel negli Stati Uniti e Yuka in Europa. Yuka da solo conta già più di 18 milioni di utenti in Europa che ogni giorno scansionano 3 milioni di codici a barre. L’applicazione rileva i prodotti secondo tre criteri ponderati: qualità nutrizionale, presenza di additivi e l’aspetto organico.
Queste applicazioni stanno diventando i nuovi “food influencer”, affidabili e in grado di fornire la trasparenza richiesta dai consumatori. Una tecnologia decisamente edge, in cui l’elaborazione remota viene effettuata dagli smartphone, ma resa possibile dalla qualità tecnica e informatica delle etichette e del packaging.
Infatti, poiché i consumatori sono sempre più attenti alla qualità del prodotto che acquistano e consumano, le aziende sfruttano i feedback ottenuti per modificare ricette e packaging dei propri prodotti. Un’azione impossibile fino a poco tempo fa, se non attraverso lunghe e spesso lacunose indagini di mercato. Operazioni rese obsolete dalla tecnologia edge, in cui tutti vincono: i clienti, in grado di far sentire la propria opinione e ottenendo in cambio prodotti sempre più in linea con i propri gusti. Le aziende, che potranno effettuare investimenti mirati, proponendo prodotti alimentari con la ragionevole certezza di incontrare il favore del mercato e – fattore non secondario – potendo intervenire anche a posteriori e in tempi rapidi per correggere eventuali errori o cambi di orientamento della base di utenti. Questo riduce sensibilmente costi di produzione e invenduti in magazzino. E in ultimo, agevolando gli ecommerce che venderanno più facilmente i prodotti alimentari riducendo al minimo i problemi nella relazione con il cliente digitale.
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