Sanpellegrino presenta “The Future we Share”, il Report di sostenibilità che illustra le attività sviluppate per prendersi cura dell’acqua, promuovere una crescita sostenibile e la creazione di valore condiviso mettendo sempre le persone al centro del proprio operato. L’impegno del Gruppo parte dalla cura del territorio e da una gestione sostenibile dall’acqua, fonte di occupazione per le comunità locali che crea valore generando indotto e ricadute positive in chiave economica, ambientale e sociale. Grazie a una politica aziendale orientata alla creazione di valore condiviso, Sanpellegrino crea benefici tangibili che nel 2019 hanno generato un valore economico distribuito agli stakeholder pari a 924 milioni di euro, a fronte di un valore economico generato di 989 milioni di euro, in aumento rispetto ai 950 milioni di euro dell’anno precedente.
Le persone al centro
Il Gruppo in questo periodo ha sospeso la maggior parte delle attività produttive tenendo attive solo quelle linee di imbottigliamento indispensabili a garantire la continuità del business, adottando, dove possibile, la modalità di lavoro agile. Le persone di Sanpellegrino hanno usufruito, inoltre, di un programma articolato di sostegno, implementato dal gruppo Nestlé in Italia, che ha messo a disposizione un supporto medico per ogni necessità legata all’emergenza sanitaria, un supporto psicologico per affrontare al meglio gli impatti emotivi della situazione e un supporto lavorativo per facilitare l’adattamento ai nuovi modi di lavorare. In questo contesto, il 95% delle persone ha valutato positivamente le misure a protezione della propria salute e l’89% ha affermato di aver lavorato in modo più efficace ed efficiente grazie allo smart working.
Lo stretto legame con le comunità locali
Il Gruppo ha un forte legame con le comunità in cui opera e si impegna attivamente nella valorizzazione economica e turistica delle aree dove sono presenti le fonti con progetti che rispondono a bisogni e aspettative concrete perché nascono da un processo di ascolto, condivisione e collaborazione con gli attori pubblici e privati del territorio. Un esempio tangibile dei risultati di questa politica di creazione di valore condiviso è l’indice LAI (Local Acceptability Index) che esprime il giudizio della comunità sull’azienda rispetto alla gestione dell’acqua, all’impatto sull’ambiente e allo sviluppo socio-economico. Nel 2019, il Local Acceptability Index ha visto un incremento sia per S.Pellegrino con un apprezzamento pari al 90%, che per Acqua Panna con un 87% e Levissima con un 86%.
In uno scenario senza precedenti, come quello delineato dall’emergenza Covid-19, Sanpellegrino ha avuto un ruolo attivo nella promozione di iniziative a sostegno delle comunità locali che sono state maggiormente colpite dalla pandemia. In particolare, ha stanziato 250.000 euro a favore dell’ATS di Bergamo per le attività sociosanitarie extra-ospedaliere sul territorio e a supporto degli operatori sanitari che hanno svolto attività di assistenza domiciliare nel bergamasco e in Val Brembana. Sono, inoltre, state fornite 10.000 mascherine e dispositivi di protezione individuale al personale sanitario territoriale e domiciliare della zona oltre alla fornitura di acqua nella zona a chi ha affrontato l’emergenza.
Il sostegno è proseguito anche attraverso Levissima che ha sospeso i propri investimenti pubblicitari in tv per donare all’ATS della Montagna e all’ASST Valtellina e Alto Lario un contributo di 200.000 euro per supportare l’ospedale di Sondalo e le attività socio-sanitarie nei territori di Valdisotto, Valdidentro, Bormio, Sondalo, Livigno e Valfurva. Levissima ha garantito anche la fornitura di acqua ai pazienti e al personale di queste strutture e alla popolazione più fragile dell’Alta Valle.
Attenzione all’impatto ambientale
Il report evidenzia anche l’impegno di Sanpellegrino che lavora, da anni, a monte e a valle della filiera per ridurre l’impatto ambientale nel packaging, trovare materiali alternativi, sensibilizzare i cittadini sulla corretta raccolta differenziata e aumentare le performance di riciclo con l’obiettivo di rendere il 100% dei propri imballaggi riciclabili e riutilizzabili entro il 2025. Sanpellegrino è anche tra i sei soci fondatori di Coripet, un Consorzio volontario per il recupero e l’avvio al riciclo dei contenitori in PET per liquidi alimentari che si propone di trasformare un potenziale rifiuto in una preziosa risorsa da immettere nuovamente nel ciclo produttivo con un approccio “bottle to bottle”. Attraverso la raccolta differenziata domestica e tramite eco-compattatori posti su suolo pubblico e privato – come i punti vendita della grande distribuzione – le bottiglie in PET vengono raccolte, riciclate e usate nella produzione di nuove bottiglie. Coripet si propone, infatti, di contribuire a raggiungere gli obiettivi della direttiva Europea SUP (Single Use Plastics) che prevedono la raccolta di almeno il 77% delle bottiglie in PET entro il 2025.
L’azienda, costantemente impegnata nella salvaguardia delle risorse idriche, gestisce il ciclo industriale dell’acqua mantenendo costante l’equilibrio tra prelievo e ricostituzione della falda e riducendo progressivamente l’impronta ecologica sui territori in cui opera. Il suo impegno si riflette anche nel conseguimento della certificazione AWS (Alliance for Water Stewardship) che premia il modo con cui le imprese si prendono cura della risorsa acqua attraverso il rispetto del bilancio idrico, la condivisione di conoscenze e la collaborazione con il territorio per preservare e migliorare la qualità dell’acqua disponibile e delle aree circostanti. Nel 2019 si è concluso l’iter di certificazione del sito produttivo Nestlé Vera di Santo Stefano Quisquina in Sicilia, mentre gli stabilimenti dove si imbottigliano S.Pellegrino (in Lombardia) e Acqua Panna (in Toscana) otterranno la certificazione tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021. In questo contesto, la continua ottimizzazione dei processi industriali nel 2019 ha permesso al Gruppo di risparmiare 307 milioni di litri di acqua, arrivando a utilizzarne solo 0,60 lt per ogni litro imbottigliato.
Ottimizzazione dei processi produttivi e logistica sostenibile
La continua ricerca di una maggiore efficienza ha portato l’azienda fin dal 2011 a migliorare la performance energetica di tutti i siti produttivi con l’utilizzo del 100% di energia elettrica acquistata da fonti rinnovabili. Negli ultimi 9 anni sono state ridotte del 58% anche le emissioni di CO2, raggiungendo il livello di 13 grammi di anidride carbonica prodotti per litro d’acqua imbottigliato. Produzioni più vicine ai consumatori grazie al modello multi-fonte, trasporto su rotaia e ottimizzazione dei carichi e utilizzo di mezzi all’avanguardia, sono i driver di una logistica sostenibile che ha consentito al gruppo di abbattere sensibilmente le emissioni di CO2. I chilometri percorsi dall’acqua minerale su una flotta alimentata a LNG – un combustibile innovativo contraddistinto da una riduzione delle emissioni di anidride carbonica e ossidi di azoto notevolmente inferiori rispetto ai più moderni veicoli a diesel – sono passati dal 6% nel 2018 al 12,3% nel 2019.