Il restyling degli spumanti Merotto

È dal marzo del 1972, anno in cui fondò la sua cantina iniziando a produrre vino sur lie da uve Glera, che Graziano Merotto offre agli estimatori del Prosecco Superiore la propria autentica e personale interpretazione. Grazie alla sua passione, ma anche alla sua tenacia e alla sua visione – un’eredità tramandata dal nonno Agostino, che agli inizi del 900 iniziò ad occuparsi della terra e delle sue vigne -, Merotto è oggi annoverato tra i protagonisti che hanno contribuito a portare in alto la bandiera di questa eccellenza italiana. Un percorso segnato, nel tempo, da un rinnovamento dell’immagine del marchio e delle etichette, volto a rendere sempre più coerente e identificabile la sartorialità e l’artigianalità che lo caratterizzano. Di recente l’azienda di Col San Martino (Tv), produttrice di circa 600mila bottiglie l’anno, ha deciso di dedicarsi nuovamente al restyling della sua brand identity e di tutte le sue referenze: una veste grafica ideata non tanto con l’intenzione di addentrarsi in nuovi comparti, quanto più per rafforzare, ancora maggiormente, la sua personalità e la sua posizione nei canali in cui è tradizionalmente presente, ovvero l’Horeca nazionale ed estero.

Tra sottrazione e addizione di fattori…

«Abbiamo dato il via ai lavori per il restyling nel 2018 e nel corso della prima metà del 2019 sono uscite via via sul mercato le nuove etichette – spiega Graziano Merotto –. Le precedenti hanno attraversato decenni e hanno connotato la riconoscibilità del nostro marchio in Italia e nel mondo: eravamo ovviamente affezionati a quell’immagine, che ha caratterizzato il nostro percorso, ma sentivamo l’esigenza di un rinnovamento, che fosse in grado di non sconvolgere, ma, al contrario, di mantenere integra la nostra identità». I nuovi accorgimenti stilistici si concretizzano in capsule ridisegnate, leggere modifiche di lettering e colori pastello in sostituzione di oro e lamine: un lavoro profondo di sottrazione e, nello stesso tempo, di addizione di fattori, al fine di rendere sempre più coerente e identificabile la qualità che sta alla base e nell’anima dei vini Merotto. «La nostra tradizione e la nostra storia partono da lontano, da quando, negli anni Settanta, decidemmo di ottenere il meglio dalle pendici delle colline di Conegliano Valdobbiadene, che fanno da culla al Prosecco Superiore e oggi sono Patrimonio Unesco – continua il titolare –. Con questo progetto abbiamo voluto tener conto dell’evoluzione continua che caratterizza la vita e il mercato, senza però tradire la nostra filosofia, che invece, in un certo senso, è stata esaltata. Per realizzarlo, ci siamo affidati alla Caseley Giovara di Trevignano (Tv), un’agenzia grafica che ha ben venticinque anni di storia alle spalle e che stimiamo molto. Una realtà del nostro territorio, questa, ma con uno sguardo internazionale: il team, infatti, sposa due culture diverse, una profondamente italiana e l’altra inglese. Ci conosciamo da tempo, per questo è bastato un confronto informale per intenderci alla perfezione».

Vuoi continuare a leggere?

Se sei GIA’ abbonato accedi all’area riservata 

Se NON sei abbonato vai alla pagina degli abbonamenti