Un progetto grafico ad hoc per rafforzare l’identità del brand e interpretare al meglio lo spirito giovane, glamour ed elegante delle proprie bollicine: con questa novità, nell’aprile scorso, la tenuta vitivinicola Le Manzane di San Pietro di Feletto (TV) si è presentata al Salone internazionale dei vini e dei distillati tenutosi a Verona. «Volevamo un nuovo packaging – specifica Ernesto Balbinot, titolare della Cantina –, che fosse effervescente, vivace e solare come il Conegliano Valdobbiadene!». Le referenze protagoniste del restyling, infatti, sono il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Brut ed Extra Dry.
Freschezza e dinamicità
«Sono le due tipologie di Conegliano Valdobbiadene per antonomasia – spiega Balbinot –, le due referenze che ci hanno introdotto nel mondo del Prosecco Superiore, di facile beva e rispondenti al gusto della maggioranza dei consumatori». Esse coincidono con i prodotti che hanno permesso a Le Manzane di iniziare percorsi di differenziazione nella spumantizzazione del vitigno Glera, al fine di ottenere tipologie di Prosecco Superiore spumante che esulano dalle regole classiche, come i 20.10 Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore, con lunghe soste sui lieviti, che rinunciano a determinati profumi fruttati tipici della tipologia per assumere particolari caratteristiche di panificazione che non si riscontrano facilmente nella Denominazione. «Il nostro intento era quello di comunicare la nostra freschezza e dinamicità aziendale – continua il titolare –: non ci accontentiamo mai dei risultati raggiunti, non ci sentiamo quelli del “se un prodotto va, perché cambiare?”, ma, al contrario, ci piace sperimentare e proporre alla clientela cose nuove, anche rischiando eventuali insuccessi. L’etichetta precedente, tuttavia, ci piaceva molto, per questo il restyling è stato realizzato in modo molto soft: abbiamo stimolato i nostri estimatori con una ventata di novità, inserendo un elemento quadrato glitterato sulla label, cambiando i caratteri delle diciture e il posizionamento dei quadrotti, ma non abbiamo stravolto completamente la nostra immagine».
Lavorare con il sorriso
L’elemento caratterizzante delle nuove etichette sono proprio i rettangoli impreziositi da due glitter, color argento per il Brut e oro per l’Extra Dry, mentre è stato mantenuto il logo PaperCigno per rafforzare la continuità dell’immagine aziendale. «Il claim della nostra realtà è “To Be Happy” – racconta Balbinot – perché lavorare con il sorriso è il nostro motto e perché il Prosecco è un generatore di buon umore, che ha saputo ritagliarsi una sua identità di bollicina spensierata che ben si adatta sia a momenti formali che informali». Le bottiglie sono state arricchite da una speciale etichetta in Braille, che consente anche alle persone non vedenti di leggere alcune indicazioni utili del vino che si apprestano a comprare o consumare, come il nome del prodotto e della cantina, l’annata e il grado alcolico. «L’idea di questa originale e non consueta dicitura è nata nel 2013, a seguito di una cena al buio a cui abbiamo partecipato insieme all’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti e alla Fisar di Treviso – precisa Ernesto –. Abbiamo personalizzato una vendemmia benefica a favore dei non vedenti: doveva essere una tiratura limitata, poi, invece, a grande richiesta dei nostri clienti, il Braille è stato mantenuto ed è divenuto un punto di riferimento per il prodotto. Il formato personalizzato della bottiglia, invece, è nato a suo tempo dalla necessità di differenziarci dai contenitori standard presenti in commercio, per poter proporre qualcosa di unico che ci distinguesse dai competitor».
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