Ferrarelle, primaria azienda italiana nella produzione di acqua minerale in bottiglie di PET, sta dando il via a un progetto che, speriamo, faccia da apri-pista verso un’economia circolare al 100% del PET.
In dialogo con Alessandro Frondella, Direttore Generale di Ferrarelle.
In cosa consiste il progetto di Ferrarelle per il riciclo e riutilizzo del PET?
Il progetto nasce circa cinque anni fa per volontà dell’imprenditore che già allora ha voluto affrontare il tema del miglioramento del packaging in PET in termini di responsabilità sociale, sostenibilità ed economicità. Dopo approfonditi studi di LCA dei vari imballaggi e analisi delle possibili tecnologie alternative disponibili, siamo giunti alla conclusione che l’utilizzo di R-PET – PET riciclato – fosse la via più sostenibile ed economica per migliorare l’impatto ambientale dei nostri imballaggi. Per seguire questo percorso, a Presenzano (CE) Ferrarelle ha progettato e realizzato una nuova fabbrica dove, partendo dal rifiuto post consumo, ovvero le bottiglie che derivano dalla raccolta differenziata e dal riciclo, si produce R-PET di grado alimentare. Con questo progetto Ferrarelle crea una economia circolare per il PET che, come R-PET, torna sul mercato nuovamente come bottiglia.
Un progetto innovativo
Innovativo per diversi motivi. Innanzitutto, il sito di riciclo si trova vicino al sito di imbottigliamento di Presenzano (CE), quindi si può dire che il PET riciclato venga imbottigliato a Km zero, creando un’economia circolare su scala locale. Quindi, perché in Italia siamo i primi a realizzare una soluzione di questo tipo. E tra i pochissimi anche in Europa.
Con questo progetto le bottiglie Ferrarelle conterranno dunque una parte di R-PET?
Certamente, dalla fine di quest’anno. Il contenuto di R-PET sarà per ora del 50%, perché questo impone la legge italiana, a differenza di quella europea che invece permette il 100%. Ma anche l’Italia si adeguerà alla normativa europea e, allora, le bottiglie in PET di acqua Ferrarelle saranno al 100% in PET riciclato. Allora avremo un’economia circolare al 100%.
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