Si è conclusa registrando grande successo la prima edizione di Sicilia Sparkling i pensieri dell’effervescenza, l’evento che lo scorso 24 maggio ha puntato i riflettori sugli spumanti made in Sicily con metodo Charmat. La location non poteva essere più calzante: la storica cantina Donnafugata di Marsala (TP), che annovera tra i suoi vini di qualità anche eccellenti bollicine.
Il proverbiale calore siciliano non si è smentito e Andrea Di Gesù, titolare di ADG Forniture, ci ha regalato una squisita ospitalità per permetterci di testimoniare e riportare a voi i contenuti di questo importante e particolare momento di formazione. «L’esigenza di migliorare, valorizzare e accrescere le mie competenze – ha affermato Di Gesù – mi ha portato a ideare e condividere con gli altri attori della filiera questo tema, che mi auguro diventi sempre più caro oltre i confini della mia amata Sicilia. Siamo tutti usciti da questo evento arricchiti tecnicamente e umanamente, con la consapevolezza che un momento di confronto e riflessione come questo ha permesso la nascita di un dialogo chiarificatore e illuminante sul presente e il futuro delle bollicine siciliane».
E ha fatto proprio centro l’evento firmato ADG Forniture, un meeting di formazione pioniere che si è posto l’obiettivo di scandagliare a 360° il mondo delle bollicine e le possibilità che lo specifico segmento siciliano può trovare nel panorama globale.
I lavori
A catturare l’attenzione della gremita platea si sono avvicendati autorevoli relatori che hanno con competenza e varietà toccato a tutto tondo ogni lato dell’argomento.
L’enologo Umberto Marchiori di Uva Sapiens ha parlato dei metodi di produzione, charmat in primis, con dettagli tecnologici e chimici relativi all’anidride carbonica per garantire longevità ed effervescenza. Pierpaolo Penco di Wine Intelligence ha invece posto sotto la lente di ingrandimento le dinamiche di mercato e dei consumi mondiali di vino, ponendo le basi per un ragionamento sullo spazio che il segmento siciliano si potrebbe ritagliare: in Italia sono 49,7 milioni gli adulti maggiorenni e 31,6 milioni i consumatori di bollicine con cadenza annuale che scelgono tipologie diversificate.
Grazie a Giacomo Bersanetti di Wine Design sono stati toccati aspetti relativi anche al packaging, al design del prodotto e all’importanza della sua presentazione, fino ad arrivare all’etichetta più opportuna sia a livello estetico che di performance grazie al manager di UPM Raflatac, Stefano Pistoni, che ha parlato di neuromarketing e di etichette autoadesive ideali per le bottiglie all’interno del cestello.
È stato un tocco “green” quello apportato da Gloria Luzzani dell’Università Cattolica, che ha presentato il programma “Viva” sulla sostenibilità della vitivinicoltura in Italia, avviato nel 2011 grazie al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare con l’obiettivo di migliorare le prestazioni di sostenibilità analizzando i quattro indicatori aria, acqua, territorio e vigneto.
Di grande impatto emozionale è stato, infine, l’intervento di Desiderio Bortolin, che ha raccontato storia e radici della più famosa tradizione spumantistica del Valdobbiadene DOCG.
L’evento è stato realizzato grazie ad ADG Forniture e gli sponsor GAI Macchine Imbottigliatrici, UPM Raflatac, Nortan, Makro Labelling, OMA Packaging System, Barid International, MTA Cooling conditioning purifyng, Save Impianti, Barison Industry, Newbox Metal packaging e Juliagraf
Sul numero di novembre di Imbottigliamento sarà pubblicato un articolo di approfondimento con il dettaglio dei contenuti e dei risultati emersi.