UNESDA: raccolta efficiente, chiave per una vera economia circolare del PET

Su 3.308.300 tonnellate di bottiglie in PET immesse sul mercato europeo nel 2017, ne sono state raccolte il ​​58,2% – in totale 1.923.100 tonnellate (+2,9% rispetto al 2016). Questo dato deriva dall’indagine annuale sull’industria europea del riciclaggio del PET, condotta da ICIS e commissionata da Petcore Europe, l’associazione europea che rappresenta l’industria europea del PET. SI tratta di percentuali di raccolta e riciclo molto elevate, confermate anche da EPBP, la European PET Bottle Platform, un’iniziativa volontaria del settore che fornisce linee guida per il riciclaggio delle bottiglie in PET.

bottiglie in PETSecondo quanto afferma EPBP:

  • il PET è il materiale da imballaggio in plastica più riciclato in Europa;
  • il tasso di riciclaggio della resina PET nel 2016 è stato di quasi il 59,8%, evidenziando un aumento dello 0,7% rispetto al tasso di raccolta del 2015;
  • la domanda mondiale di rPET per le applicazioni da bottiglia a bottiglia è cresciuto dal 25,3% nel 2011 al 26% nel 2016;
  • il contenuto medio di materiale riciclato in bottiglie di PET in Europa è ora dell’11%.

E ancora: second Petcore Europe, la quantità di PET effettivamente trattato nel 2017 è stata di 1.774.100 tonnellate per una capacità massima installata di 2.038.100 tonnellate. Vi è dunque una capacità inutilizzata di 264.000 tonnellate.

L’Europa chiama

Nel gennaio 2018 è stata adottata dalla Commissione europea la prima Strategia europea sulla plastica intesa a proteggere l’ambiente dall’inquinamento da plastica e a promuovere al contempo la crescita e l’innovazione, trasformando così una sfida in un programma positivo per il futuro dell’Europa. Al momento non vi sono misure obbligatorie per il settore dei produttori di plastiche, tra cui il PET, ma le cose cambieranno con l’adozione della direttiva sulla plastica monouso. Non a caso la Commissione, nell’ambito di questa strategia, ha lanciato una campagna di impegni volontari.  Ha cioè invitato l’industria a proporre impegni volontari da raggiungere per promuovere l’adozione di materie plastiche riciclate e cooperare all’obiettivo generale della Commissione di immettere almeno 10 milioni di tonnellate di plastica riciclata in nuovi prodotti sul mercato dell’UE entro il 2025.  Inoltre, la direttiva proposta sulla plastica monouso pone un obiettivo obbligatorio di raccolta del 90% per le bottiglie per bevande, migliorando il sistema di raccolta già esistente o introducendone di nuovi. Invitare l’industria a definire obiettivi volontari in risposta a una determinata strategia è sempre il primo passo che la Commissione compie all’interno di un determinato programma. Solo qualora questi impegni non raggiungano i risultati desiderati, la Commissione si riserva di legiferare. È dunque nell’interesse dell’industria stessa rispondere positivamente a queste campagne. E l’industria europea delle bevande analcoliche (soft drink), rappresentata da UNESDA, ha risposto. In dialogo con Sigrid Ligné, direttore generale UNESDA.

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