Rosso Antico ritorna sulla scena degli aperitivi di alta gamma con la riattualizzazione della formula che lo rese famoso negli anni ‘60 e ‘70 e un’identità visiva rivisitata che riprende quella storica.
È il 1962 quando, dall’esperienza liquoristica della Distilleria Jean Buton, nasce Rosso Antico, un aperitivo originale a base di vino dal sapore deciso e dall’iconica bottiglia. Con la sua celebre bevuta in coppa, liscio con scorza d’arancia, diventa un’icona del tempo tanto da guadagnarsi l’appellativo di Principe degli aperitivi. È un vermouth dalla formula complessa, nata dall’unione sapiente di vini bianchi selezionati e 33 erbe aromatiche. La lavorazione accurata delle materie prime, unita alla particolare attenzione nelle fasi della produzione, sono il segreto della sua formula. Le tre specie di Artemisia – l’Assenzio maggiore, l’Assenzio pontico e l’Assenzio gentile – conferiscono il giusto grado di personalità e amaricità. L’elemento distintivo del bouquet di Rosso Antico però è l’Ireos Florentina, la più pregiata varietà di iris, che dona al vermouth la sua tipica nota floreale. Nel rispetto della ricetta tradizionale, l’iris viene lavorata singolarmente attraverso un processo artigianale per conservarne ed esaltarne i principi aromatici. Rosso Antico è perfetto in cocktail classici a base vermouth, come l’Americano, o liscio come si beveva una volta.
Ritorno alle origini anche per la bottiglia di Rosso Antico, oggetto di un processo di restyling curato da RobilantAssociati con l’obiettivo di recuperarne l’immagine storica degli anni ’60. Il risultato è un packaging premium con in evidenza alcuni dettagli dell’identità storica del prodotto: Premiata Distilleria, il suo anno di fondazione (1820) e la firma di Jean Buton. Il vetro riprende la forma iconica originale rendendola più armonica, l’etichetta richiama le erbe aromatiche del prodotto, mentre lo stemma della Distilleria Jean Buton sulla parte superiore della bottiglia rappresentare il sigillo dell’heritage italiano.