Il progetto Plastic No More del Gruppo Olitalia

Gruppo Olitalia, azienda italiana specializzata da oltre 30 anni nella produzione di oli e aceti e presente oggi in oltre 120 paesi nel mondo, ha aderito per prima al progetto Plastic No More volto alla riduzione dell’utilizzo della plastica in azienda. Lo scopo del progetto è promuovere la sostenibilità ambientale tramite un’iniziativa mirata ad affrontare un problema che sta ponendo seri rischi alla salute del pianeta.

Il progetto, partito ufficialmente a gennaio 2018, si pone come primo obiettivo l’abbattimento del 30% del consumo di plastiche, entro il 2020, di cui il 20% grazie al riciclo e al riuso e il 10% tramite l’utilizzo di materiali “sostenibili” e completamente compostabili alternativi alle plastiche. Si tratta di numeri importanti, infatti, una riduzione del 30% delle plastiche corrisponde ad una diminuzione di circa 677 tonnellate all’anno.

La sede del Gruppo Olitalia
La sede del Gruppo Olitalia

Alla definizione del progetto ha contribuito un team composto da numerosi partner, con la Stazione Zoologica “Anton Dohrn” di Napoli, come capofila nelle vesti del professor Silvestro Greco, Responsabile Scientifico, a cui si aggiungono importanti player come Slow Food International, l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, Polieco, le associazioni Lipu e MareVivo e con il supporto di Coldiretti.

Plastic No More vede Gruppo Olitalia impegnato in prima fila, in un momento storico in cui è ormai impossibile ignorare le serie problematiche legate all’eccessiva produzione della plastica e al suo riutilizzo. «L’attenzione verso l’ambiente e la salute dell’uomo è parte del nostro modo di lavorare, ed è naturale ritrovarla nelle strategie più importanti, come nei gesti più semplici di cui ognuno di noi è protagonista. Applichiamo questo approccio a tutta la filiera produttiva ed è per questo motivo che siamo orgogliosi di aver contribuito alla realizzazione del progetto Plastic No More che avrà risultati concreti e misurabili a beneficio di tutte le generazioni future», ha commentato Angelo Cremonini, Presidente di Gruppo Olitalia.

Dagli anni ’50 ad oggi, secondo quanto riportato da “Science Advances”, la produzione di plastica nel mondo ammonta a 8,3 miliardi di tonnellate e di tale quantità 6,3 miliardi sono già diventati rifiuti. La plastica è un materiale versatile, persistente e presente nella vita quotidiana in molteplici forme e dimensioni.

«La maggior parte delle materie plastiche non si biodegrada, quindi i residui di plastica che l’uomo ha generato potrebbero restare con noi per migliaia di anni, mettendo a serio rischio la sopravvivenza delle specie che vivono sulla Terra. Stiamo rapidamente andando verso un Pianeta di plastica e, se non vogliamo vivere in questo tipo di mondo, allora dobbiamo ripensare a come utilizziamo questo materiale. È necessario che sempre più aziende prendano coscienza di questa problematica e auspichiamo una crescita delle adesioni all’iniziativa Plastic No More che, ricordiamo, è su base volontaria. Tra i settori a maggior utilizzo di plastica, quello degli imballaggi si conferma come il principale consumatore di materie plastiche con il 39,5% del totale, seguito dalle costruzioni (20,1%) e – a distanza – dalle automobili (8,6%), dall’elettronica (5,7%) e dall’agricoltura (3,4%), mentre settori quali elettrodomestici, mobili, sport, settore medico e tempo libero ammontano a poco più di un quinto del consumo totale», ha commentato il Professor Silvestro Greco, Responsabile Scientifico del progetto Plastic No More.

Plastic No More, inoltre, è in linea con i principi e con gli obiettivi posti dalla Commissione europea nel “Circular Economy Action Plan” volto a sostenere tutte le strategie dedicate alla riduzione del consumo della plastica per una sempre maggiore riciclabilità e biodegradabilità. Il progetto, inoltre, punta a creare una filiera aziendale a livello nazionale di recupero e riuso dei contenitori di plastica immessi sul mercato, con la collaborazione di Polieco e la GDO.

«Nello specifico, il progetto si delinea su tre filoni principali con obiettivi da raggiungere in due anni, dove nel primo perseguiamo l’eliminazione delle plastiche monouso da tutti gli uffici e i reparti operativi, nel secondo promuoviamo l’elaborazione di un piano per il recupero, riciclo e riutilizzo dei materiali plastici presenti in azienda, grazie anche alla sostituzione di tali materiali con prodotti totalmente compostabili, mentre con il terzo filone abbiamo l’obiettivo di creare una rete di stakeholder per sostenere un progetto di ricerca europeo finalizzato al reperimento di nuovi materiali di natura organica», ha commentato Gianni Tognoni, Direttore Sales&Marketing di Gruppo Olitalia.