Un impianto di imbottigliamento evoluto e un moderno magazzino automatizzato: sono queste le novità della Cantina Produttori di Valdobbiadene Val D’Oca, una delle realtà cooperative italiane che meglio racconta la storia di un territorio vocato naturalmente alla produzione del vino. In 950 ettari di vigne, le uve vendemmiate a mano dai 600 viticoltori della Società sono conferite in cantina e trasformate per una produzione annuale che oggi supera i 13 milioni di bottiglie, distribuite in Italia e all’estero in 48 Paesi. Per la necessità di assecondare il suo sviluppo, l’impresa ha scommesso sulla logistica e sugli impianti produttivi, con un investimento complessivo di 13 milioni di euro: questo le permetterà di dare risposta all’aumento dei flussi aziendali e di raddoppiare, in un decennio, la propria capacità produttiva. L’obiettivo? Arrivare, nel 2025, a 20 milioni di bottiglie realizzate all’anno.
Per un’impresa 4.0
Fino a ieri questa realtà soddisfaceva le richieste di mercato attraverso un aumento del numero dei turni giornalieri su un impianto di imbottigliamento del 1997. L’incremento delle vendite nel canale Ho.Re.Ca., nella grande distribuzione organizzata e nelle esportazioni, però, ha richiesto un sempre maggior impegno alla Cantina, obbligandola a ricorrere anche all’esternalizzazione. Da qui l’esigenza di offrire ai clienti un servizio che fosse allineato al livello qualitativo e quantitativo raggiunto e l’idea di dotarsi di nuovi macchinari per l’imbottigliamento e di un magazzino logistico automatizzato. L’impianto di imbottigliamento, nello specifico, è dotato di motori ad alta efficienza e basso consumo, scelti considerando l’attenzione che l’azienda ripone al tema della sostenibilità; tutte le sue funzioni, inoltre, sono monitorate dal programma MES per la gestione dei dati produttivi, perfettamente in linea con la logica di impresa 4.0. L’esigenza di predisporre nuovi spazi, che fossero in grado di favorire la razionalizzazione appena avviata delle procedure e, soprattutto, potessero sostenere la crescita futura, ha incoraggiato il management ad acquistare anche l’attuale magazzino, che sostituisce completamente il vecchio, designato ora ad area prelievo da scaffale. Costruito ex novo, questo sito si sviluppa lungo 14 metri sotto terra e ha una capienza complessiva di 7.000 pallet, movimentati tramite trasloelevatori provvisti di satelliti; il deposito, infine, è collegato all’esterno da cinque navette, che circolano in loop. «Grazie ai controlli relativi al confezionamento predisposti sull’impianto – chiarisce il Direttore, Aldo Franchi –, la produzione sarà maggiore e di miglior qualità estetica».
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