Professione cantiniere: una donna la migliore dell’anno a Montepulciano

È Margherita Pellegrini della Cantina Fanetti la vincitrice del Premio Cantiniere dell’Anno promosso dal Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano.

Nata a Montepulciano nel 1952 è entrata a far parte dell’azienda Fanetti nel 1987, nella cui cantina si è sempre occupata, e ancora oggi continua a farlo, delle attività di imbottigliamento e confezionamento dei vini, con grande passione e precisione. Il premio è un riconoscimento alla carriera per essersi distinta in questa particolare attività per trent’anni nella stessa azienda vinicola.

Non è un caso che sia una donna la vincitrice di questo premio, considerando che a Montepulciano sono sempre di più le figure professionali in quota rosa impiegate nel mondo del vino. A partire dalla titolarità delle aziende: sono 16 su 75 associate al Consorzio, quelle condotte da donne e 11 quelle cointestate. Un totale quindi 27 imprese vitivinicole, pari al 36% del totale, che hanno alla direzione una donna. La quota più importante della figura femminile si trova nelle aree commerciale e marketing: in questo caso sono 25 le aziende che hanno delegato a una donna questi ruoli, vale a dire il 33% delle aziende vitivinicole di Montepulciano. Più bassa, ma in crescita, la quota rosa degli enologi. Sono sette le cantine che hanno un enologo donna (il 9% del totale). Considerando anche gli impiegati in generale, tra ufficio e lavoro di cantina e in vigna, oltre il 40% è declinato al femminile. Il Consorzio del Vino Nobile inoltre è composto per il 65% da impiegati donna. Tra le fondatrici dell’Associazione Donne del Vino, nel 1988, c’è anche una produttrice di Vino Nobile di Montepulciano.

Giunto alla sedicesima edizione, il Premio Il cantiniere dell’anno ha l’obiettivo di premiare il professionista che si è particolarmente distinto nell’attività di cantiniere, una professione antica che possiede un fascino tutto suo, legata per tradizione al territorio poliziano e al Vino Nobile e che resiste nonostante la meccanizzazione delle tecniche di cantina. Il vino è un prodotto vivo e in quanto tale soggetto a cambiamenti, ecco perché la figura professionale tradizionale del cantiniere continua ad essere estremamente preziosa.

Margherita Pellegrini va a inserirsi in un albo d’oro di tutto rispetto che comprende Moreno Barbetti (Fassati), Fabrizio Savino (Salcheto), Roberta Vannozzi (Boscarelli), i fratelli Carmine e Orazio Capoccia (Avignonesi), Stefano Rubechini (Fattoria di Palazzo Vecchio), Primo Marinelli (Casale Daviddi), Marco Papini (Vecchia Cantina) Urano Carpini (Tenuta Valdipiatta), Fabrizio Dottori (Fattoria del Cerro), Dino Magi (Cantina Fanetti), Daniele Giani (Vecchia Cantina), Bruna Casagrande (Cantina Gattavecchi), Giorgio Laurini (Fassati), Enzo Barbi (Fattoria della Talosa) fino ad arrivare al primo vincitore del Premio, Adamo Pallecchi, storico cantiniere della Cantina Contucci.