Ben sette linee produttive garantiscono allo stabilimento di Olitalia, localizzato a Forlì, di proporre al mercato 87 milioni di litri di oli all’anno, confezionati attraverso molteplici tipologie di packaging e in differenti dimensioni, da 0.25 ml a 25 l.
Con più di 50 anni di esperienza e successi nell’industria alimentare nazionale, il Gruppo Olitalia, guidato dalla famiglia Cremonini, è oggi una delle realtà più importanti al mondo nel settore dei condimenti italiani. Grazie ai due brand Olitalia e Giuseppe Cremonini, il Gruppo, che nel 2015 ha fatturato 175 mln di €, è in grado di offrire una gamma di oli e aceti per qualsiasi esigenza, sia food service che consumer, distribuiti in più di 120 Paesi nei 5 continenti. L’innovazione di prodotto e la varietà sono tra i maggiori punti di forza aziendali: ogni anno, infatti, il Gruppo Olitalia investe nell’ideazione di nuovi articoli e nell’evoluzione tecnologica delle sue strutture, oltre che nell’abbattimento dei consumi e dell’impatto ambientale; grande attenzione è posta anche alla qualità delle materie prime e del prodotto finito, che viene sottoposto a continui controlli da parte del reparto Qualità.
Ricevimento, stoccaggio e miscelazione oli
La sede di Olitalia, il sito produttivo dell’olio, è anche sede centrale del Gruppo ed è situata a Forlì su una superficie di 32.000 mq totali, di cui 21.000 coperti, suddivisi in tre macroaree: magazzini, stoccaggio oli sfusi e filtrazione (3.000 mq con all’interno 122 silos), 10.000 mq dedicati agli impianti produttivi e 6.000 mq riservati allo stoccaggio del prodotto finito e agli imballaggi. 4 sono i milioni di litri di extra vergine che possono essere immagazzinati nell’area apposita, insieme a 800.000 litri di olio di oliva e sansa e a 2 mln e mezzo di litri di oli di semi. Per l’extravergine il sistema di stoccaggio è della tipologia ‘a temperatura controllata’, idoneo a ridurre gli effetti negativi che temperatura, luce e ossigeno hanno sulla qualità dell’olio e a preservarne, quindi, le proprietà organolettiche e nutrizionali. L’olio extravergine di oliva sosta così all’interno di serbatoi coibentati in cui è mantenuta una temperatura costante, mai superiore a 16 °C o inferiore ai 10 °C, fino alla successiva fase di filtrazione, che ha luogo grazie a un impianto Italprogetti tecnologicamente avanzato dotato di sistemi di controllo computerizzato, telecamere e strumenti che assicurano un olio pulito e luminoso; attraverso il trattamento di ‘brillantatura’, inoltre, per il quale sono utilizzati pannelli di cellulosa, è possibile ottenere un olio ancora più chiaro e trasparente.
Nessuna contaminazione tra i prodotti
Sistemi di pompaggio a basso stress e tubazioni in acciaio inox garantiscono un trattamento dei prodotti di alto livello e assicurano elevati standard igienici; i vari condotti, inoltre, sono separati per tipologia di olio, dal ricevimento fino all’imbottigliamento, per prevenire qualsiasi tipo di contaminazione tra un prodotto e l’altro. «La complessità e varietà di oli, sempre più particolari, hanno richiesto forti investimenti per automatizzare le diverse movimentazioni dei prodotti – spiega Massimo Ponti, responsabile dello stabilimento produttivo olio -; per questo abbiamo installato un software generale che permette di controllare tutti i movimenti effettuati singolarmente dentro gli stabilimenti, come l’apertura e la chiusura di valvole, l’accensione di determinate pompe e i passaggi tra i vari reparti, per assicurare la tracciabilità completa dell’olio e seguire tutti gli step del prodotto durante le varie fasi del ciclo. Questo software (TOM), installato negli ultimi anni, ha reso più semplice e sicuro il lavoro agli operatori e oggi garantisce il controllo qualità ed evita che, per errore, diverse tipologie di olio possano venire in contatto tra loro. Per il futuro stiamo studiando altre innovazioni, al fine di migliorare ulteriormente la conservazione e aumentare la shelf life dei prodotti».
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