Nel 2015 il fatturato dei costruttori italiani di macchine packaging ha sfiorato i 6,2 miliardi di euro, con livelli sostanzialmente inalterati (-0,4%) rispetto all’anno precedente. L’80,7% del fatturato totale è realizzato all’estero e ha in Usa, Francia, Germania, Turchia e Cina i mercati principali. Buone notizie per il mercato interno, cresciuto del 2%. Questi, in sintesi, i dati contenuti nella quarta Indagine Statistica Nazionale presentata a Modena da Ucima, l’Associazione nazionale di categoria. Tra i settori clienti, le migliori performance sono state registrate dalle tecnologie per l’industria del beverage, con il 29,1% del totale, seguite con il 28,5% da quelle per l’industria alimentare.
Anche lo scorso anno, quindi, il settore packaging si è confermato tra i più dinamici per l’industria italiana e il più importante dei beni strumentali per volumi di fatturato totale e contributo all’export. Positive, nonostante la frenata di alcuni importanti Paesi di sbocco, le previsioni per il 2016, grazie a una raccolta ordini in crescita nel primo quadrimestre. Lo studio è stato presentato in occasione dell’Assemblea generale dell’associazione, che ha rinnovato i vertici con Enrico Aureli (Aetna Group) nuovo presidente, coadiuvato dai vice Andrea Malagoli (IMA) e Luciano Sottile (Goglio).