Ogni azione compiuta nei vigneti Alois Lageder è ispirata a un approccio olistico e sostenibile improntato alla viticoltura biologico-dinamica, la quale, secondo la proprietà, consente alla vite di vivere in equilibrio col terreno su cui cresce e con l’intero universo di cui fa parte.
È un’azienda che vanta una storia di oltre 150 anni Alois Lageder, realtà altoatesina situata a Magrè, in provincia di Bolzano. Un’azienda per la quale il rispetto per la natura, la biosfera e l’adoperarsi per sfruttare al meglio le peculiarità e i pregi di ogni singolo vigneto sono aspetti primari. Il lavoro svolto in vigna, infatti, fa riferimento ai cicli e alle forze della natura, dalla messa a dimora delle piante alla vendemmia, dalla vinificazione all’affinamento. La coltivazione biologico-dinamica, in particolare, basata sui principi della scuola antroposofica di Rudolf Steiner, restituisce all’agricoltura praticata da quest’impresa la sua funzione completa, insegna a cogliere i legami tra micro e macrocosmo e propone un’idea nuova dell’universo e della persona. «La biodinamica è attualmente il nostro punto di forza – rivela Alois Clemens Lageder, responsabile dell’area vendite e marketing dell’azienda -. In tutte le fasi di lavorazione cerchiamo di trovare prima di tutto un’armonia fra i fattori coinvolti, agendo in sintonia con la natura. Stiamo attualmente cercando di portare in cantina tutto il potenziale di questo metodo di coltivazione applicata al vigneto, per farlo giungere fino alla bottiglia, grazie al grande lavoro del nostro team».
Da integrata a biodinamica
Circa 50 sono i dipendenti di Alois Lageder distribuiti nei vari reparti, che includono la produzione – vigneti, cantina, parte amministrativa e commerciale – e la Vineria Paradeis di Magrè, provvista di ristorante biocertificato. Le bottiglie realizzate annualmente sono quasi 1,5 milioni e i prodotti di punta sono rappresentati da Löwengang Chardonnay, Löwengang Cabernet, Cor Römigberg Cabernet Sauvignon e Am Sand Gewürztraminer.