Assofoodtec: l’export traina la crescita delle tecnologie alimentari

In occasione della conferenza stampa ANIMA di fine anno sono stati presentati i dati congiunturali di pre-consuntivo 2015 e le previsioni 2016 per il settore della meccanica italiana, che mostrano segnali incoraggianti per i settori appartenenti ad Assofoodtec – Associazione italiana costruttori macchine, impianti, attrezzature per la produzione, la lavorazione e la conservazione alimentare, federata ANIMA.

Bottling water on the plant
Bottling water on the plant

In particolare, l’export traina il comparto delle tecnologie per la produzione, la lavorazione e la conservazione alimentare. Il trend positivo riscontrato nel 2015, pari al 2,5% rispetto al 2014, è dovuto fondamentalmente alla crescita registrata nelle esportazioni verso i Paesi dell’area Asiatica e Europea. Stesso andamento si riscontra anche in termini prospettici nel 2016 dove è previsto un incremento dell’1,8%.

«Non vi è dubbio che le vendite all’estero costituiscano da sempre un aspetto importante per l’economia delle nostra aziende – sostiene Marco Nocivelli, Presidente di Assofoodtec- nel 2015 abbiamo raccolto segnali di ripresa dall’Europa dell’Ovest e per il 2016 ci auguriamo che i dati possano confermare questa tendenza. Il nostro Paese è il primo esportatore mondiale per quanto riguarda le tecnologie alimentari grazie alla capacità, tutta italiana, di assicurare un perfetto connubio tra estetica e tecnologia. Great Technologies for Great Food: il motto di Assofoodtec condiviso da tutte le Aziende associate, è emblema del talento dell’Industria Italiana nel coniugare ingegno e gusto del bello, seguendo l’illustre esempio di Leonardo Da Vinci».

Di segno positivo anche l’andamento della produzione, che ha segnato un +2,1% rispetto al 2014, degli investimenti e dell’occupazione – rispettivamente aumentati dell’1,2% e dello 0,2% – anche grazie alle politiche di sostegno al lavoro. «Siamo a fine 2015 e i risultati a livello di comparto sono rassicuranti – continua Nocivelli – Le previsioni per il 2016 si posizionano su una media dell’1%, assolutamente in linea con l’andamento prospettico del comparto dell’industria meccanica rappresentato da ANIMA. In ultima analisi possiamo guardare al 2016 con ottimismo, certi che la differenza e il risultato saranno frutto dell’abilità nel cogliere nuove opportunità e della consapevolezza del valore della produzione italiana sul territorio nazionale e nel mondo».