My Missing Need, questo il claim del cortometraggio animato, è tutto giocato sul concept di “assenza”, che descrive la necessarietà di un bisogno, con un intento prettamente comunicativo. My Missing Need racconta “cosa succederebbe se non ci fosse Pixartprinting?” e testimonia la volontà costante dell’azienda di mappare nuovi territori creativi.
Il video, un corto di due minuti, è veicolato online sulla piattaforma Pixartprinting, sui canali social con la calendarizzazione dell’evento e attraverso una campagna web.
Il lancio è stato preceduto da un teaser della durata di 16’’ nel quale campeggia la scritta “Something new is coming” unita a brevissimi frames di un astronauta che scruta il sorgere del sole dall’oblò della sua navicella spaziale. I toni del video sono quelli malinconici di coloro che avvertono una mancanza e una profonda voglia di prossimità e vicinanza agli affetti, agli oggetti quotidiani, alle piccole semplici cose che a volte si danno per scontate. Quelle stesse cose che sono sempre accanto a noi e quasi non notiamo, ma che quando vengono meno generano un forte senso di vuoto. Questo è ciò che Pixartprinting punta a diventare per tutti i suoi clienti: un bisogno quotidiano e un’abitudine da non perdere. «L’assenza genera il bisogno, l’assenza ne descrive la necessarietà – spiega Andrea Pizzola, Sales & Marketing Director Pixartprinting –. Questo è il valore che si vuole trasmettere, con l’intenzione di ribadire il ruolo che puntiamo ad avere nei confronti del cliente: Esserci senza gloria. L’idea è quella di una presenza silenziosa, che suscita una profonda mancanza quando viene meno, proprio perché ormai è fortemente radicata dentro di noi». Ma se Pixartprinting mancasse, cosa succederebbe? Questo è il momento in cui l’assenza rende viva la necessità di un bisogno e che fa comprendere quanto esso sia fondamentale ed essenziale. Individuato il bisogno, se ne delinea il valore: ecco spiegato il concetto di My Missing Need ed ecco messo a fuoco l’obiettivo dell’intero progetto multimediale.
Il video è stato sviluppato in collaborazione con Dadomani Studio di Milano, casa di produzione specializzata nell’animazione. «Abbiamo trovato in questo atelier creativo un partner che oltre ad aver saputo ben interpretare il nostro brief, lavora con materiali quali carta, plastica, plexiglas che stanno alla base del business della nostra azienda», conclude Pizzola.