Il linguaggio del vino

Le Tenute Cisa Asinari dei Marchesi di Grésy, produttori di vini di eccellenza, uno su tutti il Barbaresco, si trovano proprio dove questo vino importante ha trovato il terreno e l’esposizione migliore, a Martinenga, un anfiteatro naturale da sempre vocato a vigneto. Incontriamo Alberto Cisa Asinari, marchese di Grésy, proprietario delle tenute e appassionato produttore di vini, camminando in mezzo agli ordinatissimi filari di Barbaresco che visti da lontano in tutta la loro estensione sembrano disegnati da un pittore più che da un vignaiolo.

La Martinenga II«Martinenga – racconta Alberto di Grésy -, ai tempi degli antichi romani era una foresta di roveri e anche  un  luogo di culto dove i Liguri Stazielli adoravano Marte, il Dio della Guerra. Dal 1797 Martinenga è diventata proprietà della mia famiglia, aggiungendosi ad altri terreni acquisiti più di 100 anni prima, mi riferisco a Monte Aribaldo in comune di Treiso. In tempi successivi i miei avi hanno acquisito altri terreni nel comune di Cassine (AL) nel Monferrato da parte della nonna Giulia Pellizzari che li portò in dote». All’inizio del XX secolo Carlo di Grésy fece costruire, a Monte Aribaldo, Villa Giulia in perfetto stile liberty che mantiene tuttora intatte le sue caratteristiche architettoniche, un luogo importante perché è in questa casa e su questa terra che Alberto di Grésy fin dall’infanzia ha conosciuto il duro lavoro dei campi, imparando dai fattori i segreti delle Langhe, dei vigneti e del vino. «Per me adolescente questa terra è stata un punto di riferimento, di crescita, di maturazione fino a diventare una passione assoluta e nel 1973 ho deciso non solo di coltivare l’uva che all’epoca si vendeva ad altri produttori di vino, ma di iniziare una produzione vitivinicola delle Tenute Cisa Asinari dei Marchesi di Grésy». Una sfida che il giovane Alberto allora ventunenne ha affrontato con determinazione forte del fatto che poteva partire da una serie di vigneti tra i migliori della zona e con una eccellenza, Martinenga, il cui terrior è il migliore della zona per il Barbaresco. Infatti solo le Tenute Cisa Asinari dei Marchesi di Grésy possono utilizzare la menzione “Martinenga” in etichetta. Anche gli altri vigneti comunque sono in zone ben esposte e con una terra fertile e generosa.

Vuoi continuare a leggere?

Se sei GIA’ abbonato accedi all’area riservata 

Se NON sei abbonato vai alla pagina degli abbonamenti