Essere green secondo Cielo e Terra

1 vigneto

Un modello di business che integra valori di natura etica all’interno della propria visione strategica e produce nel rispetto ambientale con un notevole risparmio di risorse, indirizzando a questo scopo la ricerca, lo sviluppo e tutta l’attività produttiva. 

Luca Cielo – direttore generale Cielo e Terra

«Cielo e Terra nasce dall’esperienza di un’azienda familiare di lunga tradizione che ha sempre guardato all’innovazione come asset portante della crescita e del successo. Il primo momento di svolta è stato negli anni 80, quando abbiamo scelto di utilizzare le confezioni Tetra Pak e quando la Cantina, con i suoi prodotti, ha avviato la collaborazione con la GDO. Da lì in poi abbiamo vissuto una crescita costante, che, nel 1999, si è evoluta con l’ingresso nella società della Cantina dei Colli Berici, un evento che ha rappresento il primo caso di joint venture tra un’azienda a conduzione familiare e una cantina cooperativa. L’assetto societario del gruppo ha così permesso l’attuazione di un progetto di filiera corta e controllata in ogni tappa del ciclo produttivo, con la garanzia di uve provenienti dai 3.400 ha di vigneti coltivati dai 1.400 soci della cooperativa dislocati fra Vicenza e Verona, in un raggio di soli 50 km. A partire da questo cambiamento, Cielo e Terra ha continuato il suo percorso di sviluppo produttivo negli anni 2000, aumentando il numero di bottiglie, dismettendo il brik e aprendosi con forza ai mercati esteri. Un’evoluzione organizzativa e gestionale che ci ha permesso di conquistare in pochissimi anni posizioni importanti anche in mercati extraeuropei. Abbiamo fatto una scelta precisa relativamente alla produzione, proponendo al consumatore un vino che accompagnasse con leggerezza le occasioni quotidiane di consumo e convivialità. Una leggerezza mai banale, che si può gustare con facilità e all’insegna di valori positivi che sono anche espressione di un modo di intendere la vita, di uno stile. Il nostro lavoro è fondato su solide radici: crediamo nel valore della tradizione, che ci accompagna nelle scelte e ci fa sentire la responsabilità del presente, spingendoci a impegnarci per il futuro. Questo atteggiamento ci ha portato ad assumere comportamenti ben precisi, che si basano sul rispetto che poniamo nella terra e nelle persone che la lavorano. Tutte le azioni quotidiane nascono da qui e si ampliano fino a sostenere progetti di solidarietà in Italia e nel Terzo Mondo, attraverso la partnership pluriennale con la Murialdo World Onlus. Il nostro punto di forza? Considerarci sempre un’azienda in continua evoluzione, profondamente legata al territorio dei Colli Berici ma con l’innovazione nel DNA. Innovarsi continuamente, infatti, è fondamentale al giorno d’oggi: nei prodotti, nei mercati, nei processi, non solo nel mercato beverage, ma in generale. Avere una mente aperta e ricettiva a qualsiasi tipo di stimolo è un atteggiamento che ogni azienda intenzionata a crescere dovrebbe sposare. Nonostante il 2014 non sia stato un anno particolarmente brillante per il settore del vino, noi abbiamo raggiunto gli obiettivi di fatturato e di marginalità che ci eravamo prefissati, consolidando soprattutto i mercati esteri che rappresentano ormai più del 50% del fatturato. Vogliamo continuare a rimanere l’azienda di riferimento per la GDO italiana, visto il ruolo e il peso della nostra Cantina in questo canale, un ruolo che nasce da un forte legame con i nostri clienti e i nostri consumatori, ai quali confermeremo, rafforzandola, la nostra presenza con i marchi Freschello, Cielo e Casa Defrà. Punteremo, inoltre, a incrementare ancora di più la nostra presenza sui mercati esteri e, per farlo, metteremo in campo, come sempre, tanta volontà e un’attenzione maniacale al prodotto e al mercato».

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