Watermarks, Shrinkage e difetti superficiali: i difetti “invisibili” nelle preforme PET

Una formula e una tecnologia brevettate per tradurre in un semplice algoritmo l’individuazione di difetti invisibili all’occhio umano sulle preforme, rilevandoli in modo semplice, economico e senza possibilità di errore dovuta all’interpretazione delle immagini, necessaria nella tradizionale tecnica di ispezione che sfrutta la luce polarizzata. Lo propone Sacmi, che installa su tutta la gamma di sistemi di visione per preforme in PET – sia in linea (PVS 003 e PVS 024), sia in laboratorio (PVS 2) – l’innovativo sistema di ispezione “con griglia”.

Le tecniche tradizionali di ispezione che utilizzano retroilluminatore con polarizzatore posto dietro il manufatto rendono molto difficile rilevare in modo economico e automatizzato difetti molto importanti dovuti ad esempio a stress sulla resina durante il processo di raffreddamento e/o acqua presente negli stampi, il cosiddetto “watermark”. Tali difetti generano infatti dei pattern interpretati dall’intelligenza dell’operatore, ma difficilmente traducibili in algoritmi di ispezione utilizzabili per un sistema di visione. È in questa fase che entra in gioco il nuovo sistema Sacmi: la luce polarizzata è sostituita da uno speciale retroilluminatore brevettato che proietta una griglia di linee dietro alla preforma. Nella preforma esente da difetti, risultano una serie di linee rette parallele, che presentano invece ondulazioni nelle aree difettose della preforma.grid

Anche difetti di piccola entità diventano immediatamente identificabili con l’ausilio della griglia.

La nuova metodologia brevettata Sacmi è proposta come opzionale su tutta la gamma PVS, a completamento della serie di controlli standard che analizzano tutti i difetti visibili sull’intera preforma, finish corpo e fondo.