Non deve stupire che la grappa sia il distillato italiano più celebre nel mondo: racchiude l’eredità secolare di un Paese con una grande vocazione vinicola. La grappa avvolge con i suoi aromi complessi, regala calde emozioni e piacevoli sensazioni; tecniche diverse di distillazione insieme a sapienti interventi da parte dei “mastri distillatori” combinati con eventuali periodi più o meno lunghi di invecchiamento in contenitori differenti (per capacità e legni) aprono universi infiniti di gusti e abbinamenti. La grappa è versatile e viene utilizzata anche in cucina come ingrediente nella preparazione di piatti, ma il suo utilizzo principe è la degustazione.
Sabato 12 settembre, in occasione dell’undicesima edizione di “Grappa Day”, il tema principale sarà “Grappa, distillazione e sostenibilità – il ciclo virtuoso della distilleria finalmente in primo piano”, l’occasione per affrontare in modo complessivo e strutturato il mondo della grappa.
In particolare per il mondo della ristorazione, la grappa può essere lo strumento per regalare al cliente un’attenzione particolare e contribuire di conseguenza a personalizzare il locale. Il momento del fine pasto è spesso vissuto nelle proposte come un momento secondario rispetto a quello del pranzo, una conclusione un po’ standardizzata. Il fine pasto dovrebbe invece essere la logica conclusione di un percorso fatto di gusti, colori e profumi ed ecco che in questo caso la grappa, con la sua versatilità, sarebbe la protagonista assoluta per “sigillare” l’esperienza di un buon pasto.
Ma quali gli abbinamenti possibili?
- La Grappa di Chianti, che offre un bouquet ricco e armonioso, piacevolmente intenso e che riporta nel suo retrogusto l’importanza dei vitigni sangiovese, è l’ideale per chi ha consumato un pasto con portate di carni importanti.
- La Grappa di Moscato invece, suadente e piacevolmente aromatica, con una persistenza lunga ed elegante, può esaltare un fine pasto dedicato a formaggi stagionati.
- In un crescendo di intensità si può proporre anche una grappa a forte gradazione, ad esempio a 60°, particolarmente indicata per tutti coloro che hanno gustato un pranzo con sapori “affumicati” (sia pesci sia carni). L’alta gradazione poi la rende sicuramente adatta per la diluizione nel caffè o per coloro che amano degustarla in accompagnamento a un buon sigaro.
- La parte del leone la giocano naturalmente le grappe invecchiate e riserve che si legano perfettamente al cioccolato fondente e a tutta la pasticceria secca, in particolar modo quella realizzata a base di noci, nocciole, mandorle pistacchi e miele.
Nuove opportunità di consumo quindi per questo distillato: gusto intramontabile della nostra cultura alimentare e della nostra più antica tradizione.
Grappa Day 2015: sabato 12 settembre 2015 – Teatro Bruno Vitolo, Montefollonico-Torrita di Siena