Sono i plus delle soluzioni sviluppate da KUKA Robotics: contribuiscono ad aumentare produttività e sicurezza
Quali sono le nuove frontiere della robotica? Stiamo andando verso forme di collaborazione sempre più ravvicinata tra operatori e robot? Con quali opportunità e rischi? Sono alcuni dei quesiti a cui hanno risposto gli esperti che sono intervenuti al workshop che si è svolto recentemente presso il KUKA Application Centre di Rivoli, in provincia di Torino. Il convegno tecnico è stato l’occasione per esaminare le specificità e le criticità nelle applicazioni di Human Robot Cooperation, con un importante approfondimento sugli aspetti normativi e sulle possibili applicazioni del robot «sensitive» LBR iiwa. Inoltre nell’incontro gli esperti hanno affrontato due punti cruciali dei robot industriali standard KUKA: attraverso l’illustrazione di alcune esperienze industriali sono state approfondite le tematiche di SafeOperation e SafeHandling. Alla giornata hanno preso parte anche un esperto dell’Istituto di Tecnologie Industriali e Automazione del CNR che ha illustrato lo stato dell’arte sulle soluzioni di cooperazione uomo-robot con un focus sull’adozione di architetture sicure e telerobotlabs, azienda che progetta, sviluppa, realizza, qualifica e mette in esercizio beni strumentali di elevata complessità nell’ambito della robotica, della meccatronica, dei macchinari automatici speciali e si rivolge principalmente a società di servizi, aziende manifatturiere di prodotto ed enti di ricerca.
LBR iiwa e Sunrise.Workbench
Il simposio tecnico si è aperto con la descrizione delle tappe tecnologiche che hanno portato allo sviluppo dei due modelli di robot collaborativi LBR iiwa che sono estremamente flessibili, facili da programmare e da adattare a molteplici ambiti produttivi. Sono leggeri, tra 23,9 e 29,9 kg, e sicuri grazie a una rete di sensori di controllo. L’LBR iiwa ridefinisce dunque le potenzialità della robotica industriale in maniera completamente nuova: questi robot sono, infatti, dotati di un’intelligenza che consente loro di apprendere dall’uomo le operazioni da eseguire. Per la prima volta operatori e robot potranno così collaborare nella risoluzione di compiti altamente complessi. E lo potranno fare in aree di lavoro studiate e costruite per consentire ai robot e agli operatori di lavorare fianco a fianco senza barriere protettive: questa visione comporterà l’introduzione di nuove modalità nell’organizzazione del lavoro improntate a raggiungere una maggiore efficienza e redditività. Estremamente sensibile, collaborativo e facile da impiegare il robot LBR iiwa è disponibile in due versioni, con portata massima di 7 e di 14 kg e un raggio d’azione da 800 a 820 mm. Entrambi i modelli hanno 7 assi e un grado di protezione IP 54. Infine i robot KUKA sono dotati della piattaforma software Sunrise.Workbench che offre funzioni innovative in materia di programmazione, pianificazione e progettazione delle applicazioni per robot leggeri. Ha un’interfaccia utente ergonomica dotata di editor e simboli intuitivi.