Importante traguardo per la piattaforma IPS (injection preform moulding), la soluzione Sacmi per la produzione di preforme. Alla IPS 220 – sul mercato da 3 anni e con decine di impianti installati in tutto il mondo – si affianca la nuova IPS 400, equipaggiata con uno stampo a 96 cavità per una preforma da 11 grammi, in un tempo ciclo di appena 6,2 secondi. La nuova pressa a iniezione si distingue anzitutto per il nuovo sistema di posraffreddamento delle preforme, dove è stato implementato un sistema di scarico delle preforme direttamente nei contenitori senza la necessità di cinghie e nastri trasportatori.
Due motori elettrici lineari consentono alla mano di presa precisione e velocità e contribuiscono a ridurre i consumi energetici grazie al KERS, ovvero il recupero dell’energia cinetica durante la fase di decelerazione. Lo stesso posizionamento dei contenitori all’interno dell’area di raffreddamento consente di effettuare le operazioni di scarico della preforma in ambiente controllato, riducendo le possibilità di contaminazione.
Innovazioni anche all’interno dell’unità di plastificazione, dove il sistema di trasferimento del PET tra estrusore, cilindro di iniezione e stampo è governato da un circuito first-in-first-out che evita l’eccessivo stazionamento della plastica all’interno del circuito, che è causa di degradazione o comunque peggioramento delle proprietà della resina.
Ulteriore caratteristica importante considerata nel processo di progettazione della IPS400 è la possibilità di poter installare stampi esistenti della concorrenza, in modo da garantire ai clienti flessibilità produttiva.
Fin qui le novità rispetto alla “sorella minore” IPS 220, mentre rimangono invariate le caratteristiche di ergonomicità e facilità d’uso già di serie nella precedente gamma, quali ad esempio la capacità della macchina di autoregolarsi semplicemente settando nel pannello di interfaccia utente i parametri dimensionali della preforma. Anche l’IPS 400 è stata poi progettata in modo tale da rendere facilmente accessibili parti quali valvole, motore e circuiti, così da agevolare e minimizzare le esigenze di manutenzione.
Presente l’integrazione tra la nuova IPS 400 e il sistema per il controllo qualità PVS (preform vision system), progettato e costruito dalla divisione automazione all’interno del gruppo Sacmi, capace di ispezionare fino a 50.000 preforme l’ora rilevando ogni tipo di scostamento rispetto ai parametri di qualità preimpostati.