Stop alla contraffazione con l’aiuto del cellulare

verschlossene Flasche Rotwein mit EttikettLa contraffazione e il falso gravano pesantemente sulle industrie e sulle aziende che investono per la qualità dei loro prodotti minandone il ritorno economico e la stessa credibilità commerciale faticosamente conquistata. Il fenomeno è tanto più diffuso, quanto più il marchio è conosciuto e apprezzato, ma non disdegna neppure tutto ciò che si identifica come Made in Italy, sinonimo di  provenienza, qualità, sincerità del prodotto e del produttore. La quantità dei prodotti e dei marchi contraffatti è tale da arrecare un danno che solo in parte può essere fatto emergere dai controlli che gli organi preposti effettuano sui canali di distribuzione e di commercializzazione, ma che si aggira ogni anno intorno a parecchi miliardi di euro. È ormai da anni che si parla di tracciabilità del vino e di metodologie anticontraffazione. In questo articolo verranno trattate le ultime novità a disposizione delle aziende che vogliono tutelare le proprie bottiglie.

L’idea di Quidem

L’azienda Quidem, con sede a Cairo Montenotte (Savona) ha trovato una soluzione potenzialmente rivoluzionaria. La parola quidem deriva da un avverbio latino che significa “certamente, senza dubbio”: una locuzione che traduce sinteticamente la filosofia dell’azienda, ossia dare la possibilità di conoscere con certezza l’origine di un prodotto.

Il servizio di Quidem è semplice e applicabile a vari settori merceologici. Per avere la certezza di stare acquistando un prodotto la cui provenienza è certificata basta verificare la presenza del logo Quidem sulla confezione. Ma non è questa la vera innovazione: il segreto infatti sta in un codice segreto e univoco, posto sul prodotto, generato in modo casuale da un software e inserito sul prodotto durante la catena di lavorazione. Tutte le procedure Quidem sono a tutela della privacy di chi lo utilizza e dell’acquirente, la realizzazione del contrassegno e la sua verifica avvengono attraverso una procedura totalmente anonima.

Il contrassegno può essere realizzato, a seconda delle esigenze, con soluzioni elettroniche, meccaniche, chimiche, o laser realizzato, in qualsiasi formato e su supporti di qualsivoglia tipo, materiale, composizione o elemento, anche scratch off. Il metodo viene concordato con il produttore a seconda del paese di esportazione, della clientela e di esigenze particolari.

Sicurezza del contrassegno Quidem
  • I codici di contrassegno sono nascosti e univoci
  • Se violati, tale atto viene segnalato dal sistema di controllo informatizzato
  • In fase di verifica il codice viene annullato
  • I codici clonati risulteranno non validi
  • La realizzazione del contrassegno viene effettuata in modo anonimo, così che nessuno possa sapere chi sarà l’utilizzatore finale.

 

Come funziona Quidem

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Schema dell’interazione tra Quidem, produttore, negozio e cliente finale.

 

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Il cliente acquista un prodotto con etichetta Quidem

 

scopriIl codice univoco trovato sul prodotto è ricoperto da una pellicola protettiva per garantire che è il cliente ad essere l’unico a poterne verificare la provenienza. Una volta effettuato l’acquisto rimuovendo la pellicola scratch-off sarà possibile scoprire il codice identificativo.

collegatiCollegandosi al sito quidemitalia.it, o tramite APP sul telefonino, basterà inserire il codice per verificare l’autenticità. Questo passaggio sarà unico e non ripetibile (a tutela della clonazione del codice).

verificaUna volta inserito il codice e premuto il pulsante “Verifica” apparirà l’esito della ricerca. Nel caso di ricerca corretta (e cioè codice inserito correttamente e prodotto “autentico”), oltre all’esito dell’operazione andata a buon fine verranno evidenziati alcune informazioni/immagini/pubblicità relative al marchio acquistato.

Il produttore, tramite apposito codice QR criptato, avrà anche la possibilità di determinare la tracciabilità del prodotto, dalla sua origine (agricoltore), fino al consumo (negozio).

Le tecnologie

RFID

Diverse cantine hanno recentemente iniziato a utilizzare sulle proprie bottiglie il codice RFID (identificazione tramite radio frequenza). La tecnologia RFID consiste in un tag, ovvero un piccolo chip elettronico incorporato sull’etichetta della bottiglia, all’interno del tappo o sulla scatola di cartone che la contiene. A questo chip viene associato un numero identificativo unico e collegato ad un database che consente al consumatore di poter accertare la tracciabilità della bottiglia acquistata. Il tag viene utilizzato come vera e propria carta d’identità del prodotto e permette di rilevare le informazioni d’interesse, ad esempio: data, luogo e azienda di produzione, numero identificativo, scadenza, etc. Questo metodo ha però un limite: non è utilizzabile in USA e Canada in quanto non è approvato dall’attuale legislazione.

Il sistema NFC

Near Field Communication (NFC) significa in italiano “comunicazione in prossimità”; si tratta di una tecnologia che fornisce connettività wireless a corto raggio (fino a un massimo di 10 cm). I precursori ad adottare questa tecnologia pare siano le cantine di Bordeaux, ma il sistema è ora approdato anche in Italia e sta prendendo piede in Alto Adige, in Piemonte nella zona di Gattinara e un po’ ovunque. Come evoluzione del QR CODE, ha dalla sua parte la semplicità di utilizzo; infatti basta avvicinare uno smartphone e, senza dover installare o aprire alcuna applicazione, le informazioni sulla bottiglia vengono visualizzate direttamente sul display del cellulare.