Dopo il terremoto dell’Aquila, il Gruppo San Benedetto ha dotato i propri stabilimenti di strutture più sicure e performanti. Per lo stabilimento Gran Guizza di Popoli (Pe), per esempio, ha scelto Lyto’s per trasformare il magazzino del prodotto finito da manuale a completamente automatico.
Il Gruppo San Benedetto è uno dei principali e tra i più noti produttori di acqua minerale e beverage a livello europeo. Dopo i danni subiti con il terremoto dell’Aquila, per il proprio stabilimento Gran Guizza di Popoli (PE) il gruppo ha deciso di fare il grande salto di qualità abbandonando la logica di un magazzino manuale, per passare a quella, ben più performante, di un magazzino automatizzato per il prodotto finito.
Il principale timore da superare era dovuto logicamente all’alta sismicità della zona. Ma questo non ha spaventato l’azienda scelta per la realizzazione del progetto: Lyto’s. La quale, grazie al pluriennale know how consolidato nel settore, ha portato a termine con successo il nuovo magazzino automatico.
Un progetto sicuro, per zone sismiche
Il primo step del progetto è stato naturalmente quello di rimettere in sesto la logistica dello stabilimento dopo i danni subiti dal terremoto, cogliendo al contempo anche l’occasione di migliorarla passando da un magazzino di tipo manuale a uno completamente automatico. La grande perplessità da superare era l’alta sismicità dell’area, che naturalmente condiziona tutte le scelte strutturali. Ma proprio in questo senso, il grande vantaggio derivante da un magazzino completamente automatizzato è apparsa immediatamente chiara: l’assenza di personale.
Lyto’s, scelta dal Gruppo San Benedetto come partner ideale per la realizzazione della struttura del nuovo magazzino automatico, forte dell’esperienza maturata con la realizzazione di progetti in paesi del Sudamerica come Messico e Cile, dove la sismicità è ai livelli più alti del pianeta, ha colto la sfida propostagli. Ha saputo dimostrare la fiducia accordatale arrivando a progettare e costruire un magazzino autoportante perfettamente rispondente alle nuove normative antisismiche entrate in vigore a seguito degli eventi dell’Aquila.
Logicamente, come conseguenza della scelta fatta da Gran Guizza di passare da un magazzino manuale a uno automatico, il cliente utilizzatore ha poi avuto il beneficio di tutti gli altri vantaggi che questo tipo di soluzione comporta.
Tra i più evidenti sono da citare la massimizzazione dello stoccaggio a parità di area disponibile; la riduzione del costo di movimentazione per singola unità di carico movimentata; l’aumento delle performance della logistica, potendo il magazzino lavorare 24h senza risentire della pesantezza del lavoro notturno; il controllo del 100% delle operazioni svolte. Altrettanto evidenti, ma molto lunghi da elencare, sono tutti i vantaggi legati all’aspetto sicurezza, fra cui spicca la già accennata assenza di personale operativo all’interno del magazzino.
Magazzino autoportante in doppia profondità
Lyto’s ha realizzato un magazzino autoportante capace di rispondere perfettamente alle esigenze espresse da Gran Guizza. E non solo perché il cliente è importante e la sfida impegnativa, ma anche perché la base di partenza dei suoi progetti è proprio la condivisione con il cliente utilizzatore.
Vagliate assieme le aspettative e tutte le necessità, realizzare un progetto utilizzando un know how derivante da quasi 50anni di presenza sul mercato, con oltre mille progetti realizzati in tutto il mondo, diviene una logica conseguenza. Le caratteristiche principali del magazzino derivano dalle peculiarità delle strutture Lyto’s, che le contraddistinguono dagli altri tipi di scaffalature presenti sul mercato. La geometria scelta, e poi realizzata, è stata quella di un magazzino autoportante in doppia profondità, con stocchetti per il supporto delle unità di carico.
L’utilizzo di profili a C non forati, che permette di avere sezioni ad alta resistenza (ogni foro su un profilo è un indebolimento della sua capacità resistente), è il primo vantaggio che la soluzione Lyto’s consente.
La geometria della doppia profondità, infatti, è stata risolta con una spalla portante larga, più stabile rispetto alla soluzione comprendente due spalle strette che normalmente si trova sul mercato. Questa soluzione si può ottenere perché realizzata con profili non forati ad alta resistenza, mentre con i normali profili forati tale non è realizzabile.
L’impiego del giunto ad attrito (brevetto Lyto’s), utilizzato per il fissaggio delle travi orizzontali sui montanti, è un altro importante vantaggio che si ottiene con la struttura Lyto’s. D
al momento che è possibile dimensionare l’altezza delle celle di carico in base all’effettiva necessità, non essendovi legami con le forature a passo dei profili, è possibile anche massimizzare i volumi a disposizione. Altra caratteristica delle strutture Lyto’s è che sono tutte preassemblate durante il ciclo di produzione.
Ne deriva un duplice vantaggio: poter controllare e certificare al 100% tutte le saldature, evitando di farle in cantiere, dove sono eseguibili e controllabili più difficilmente; rendere più semplice e più veloce il montaggio in opera delle strutture stesse.
L’utilizzo di stocchetti (profili a C) fissati alle travi orizzontali, per il supporto su tutta la lunghezza dei pallet, oltre a garantire il corretto appoggio del pallet indipendentemente dalla sua qualità e dalla sua flessione sotto carico, aumenta anche la luce d’inforcamento dei trasloelevatori, azzerando di fatto il rischio di urti contro la struttura dello scaffale.