In Italia, in dieci anni vegetariani e vegani sono triplicati, ora costituiscono il 10% della popolazione.
Avi (Associazione Vegetariana Italiana) e Valoritalia hanno pertanto deciso di varare un protocollo di certificazione di parte terza per vini vegani; sostituirà la precedente autocertificazione.
I vegani diffidano del vino perché in vigna ed in cantina potrebbero essere state utilizzate sostanze di origine animale: albumina e caseina del latte, albumine del siero sanguigno, gelatine, colla di pesce, prodotti a base di chitina.
Nella produzione di vini vegani i chiarificanti sono sostituiti da bentonite, da carbone vegetale o dalla sola filtrazione.