Non varierà il limite massimo di campesterolo ammesso nell’olio di oliva

Nel periodo 2013-2014, il Comitato del Codex Alimentarius che si occupa di oli e grassi, non lavorerà alla proposta di alzare il limite di campesterolo ammesso nell’olio di oliva. Australia, Stati Uniti ed Argentina avevano chiesto di alzare il limite dal 4% al 4,8% per non penalizzare gli oli che per motivi stagionali, varietali o geoclimaciti superano l’ attuale 4% ( valutato sul totale degli steroli). Il via ai lavori della Comminssione del Codex sarà dato solo a conclusione della ricerca condotta dall’ IOC, anche se Australia, USA ed Argentina, a sostegno della loro proposta, hanno prodotto uno studio con 1600 dati su oli di diversi Paesi. La ricerca dimostra che in alcuni cultivar il campesterolo è abitualmente presente a livelli superiori al 4%. Contraria alla variazione è l’Unione Europea.