Stajnbech presenta L’Enologa, un’affermazione identitaria

L’Enologa è lei, Rebecca Valent, 27 anni, rappresentante della quarta generazione di vignaioli in casa Stajnbech. Ma questo è, soprattutto, il nome del suo vino, appena nato, che già racchiude l’inno di cui vuole farsi portavoce. Un messaggio di equità trasversale a processi e generazioni, vero e proprio sguardo determinato verso il futuro. Un’idea tutta sua, che ha preso forma lentamente, quasi in sordina, ai tempi degli studi universitari, quando lei stessa, non riuscendo a riconoscersi in un titolo, continuava a definirsi ‘assistente enologo’.

«Volevo che questa mia creazione rispecchiasse al 100% la mia personale idea di vino –dice Rebecca Valent – ma al contempo desideravo lavorare a un prodotto che non ci fosse ancora in azienda. Un blend di bianchi che rispettano le varietà del territorio: l’autoctono e l’internazionale. Il Tocai Friulano che occupa una parte speciale nel mio cuore e lo Chardonnay, un vitigno coltivato in tutto il mondo che riesce a trovare grande espressione ovunque. Ricercavo inoltre un nome che potesse trasmettere un messaggio oltre il vino stesso».

Sì perché L’Enologa non vuol essere autoreferenziale. L’intento di Rebecca Valent infatti è che, nella degustazione del vino, la sua esperienza avvicini a tutte le donne che lavorano in tutti i settori, non necessariamente in quello del vino, e che spesso vengono messe in secondo piano, anche con piccoli gesti o con parole sbagliate. Lungo il percorso di progettazione Rebecca ha capito che ogni donna, di qualsiasi settore, poteva identificarsi nelle parole che compongono l’etichetta. Ogni bottiglia numerata de L’Enologa vale come un passo in avanti verso l’equità delle donne nel mondo del vino e oltre. 

L’Enologa è un blend ottenuto da uve Tocai (60%) e Chardonnay (40%), proveniente dai terreni del Lison Classico DOCG, ricchi di argilla e caranto. Il processo di vinificazione avviene con criomacerazione in pressa, pigiatura soffice e fermentazione a temperatura controllata. Sottoposto a frequenti batonnage e decantato a freddo. Affinato poi in botti di acciaio inox e rovere francese. Ha un colore giallo paglierino e al naso il Tocai fa da padrone con la sua mandorla e il glicine. A seguire entra in scena lo Chardonnay, con note fresche di agrumi e ananas, e con il rovere che, man mano che il calice si apre, diventa sempre più caldo e avvolgente. In bocca si presenta ampio, equilibrato e persistente mantenendo eleganza e freschezza. Si abbina con cicchetti di pesce o carne bianca e piatti anche saporiti a base di pesce. Una eleganza e una tenacia, allo stesso tempo, che sembrano ben rappresentare le principali virtù femminili, perfette per la conquista di una equità capace di dare loro il giusto valore.