Guerrieri, dove vince la buona terra

 

“Orgogliosi di essere agricoltori dal 1800”. Lo scrivono sul proprio logo. Lo ripetono nei propri discorsi. Con grande fierezza. Giustamente. Perché loro non scordano – e ricordano a chi li visita, qui a Fano nelle Marche, come a chi ne compra i prodotti – che se vino e olio si rendono disponibili sulle nostre tavole è perché la terra ce li concede. E ancor più, ne fanno un discorso di salvaguardia del patrimonio culturale e paesaggistico locale. Dei mestieri. Della cultura e delle tradizioni. Della qualità della vita. Della sana crescita dei ragazzi. Di una Nazione. Una Nazione, fortunata come la nostra, ad avere questi climi e questi terreni. Un incanto per i nostri sensi, dalla sconfinata bellezza che si apre alla nostra vista, agli odori di frantoi e mosto, sino ai gusti di questi oli e vini. Dal loro grano, producono anche pasta. Dai loro alveari, mieli. Ma noi qui non ne parliamo. Accompagnati da Luca Guerrieri, il titolare, andiamo a scoprire la preziosa eredità che, per oli e vini, i suoi avi gli hanno lasciato in mano. Tesori che lui oggi custodisce, già affiancato dal prezioso aiuto dei figli, Maria Giulia (26 anni) e Alberto (30 anni), entrambi entrati in azienda dopo una prestigiosa formazione alla Bocconi. Per questo orgoglioso commenta: «Sono sfacciatamente fortunato a svolgere un lavoro così, in un territorio bellissimo, con l’aiuto di collaboratori straordinari e da qualche anno con i miei figli accanto».

 

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