Il Birrificio Orso Verde rinnova la propria immagine e guarda al futuro con nuove energie

Un orso verde in posizione eretta, fiero, con lo sguardo rivolto verso il futuro; due iniziali dal significato inequivocabile – O V – e un motto che non lascia dubbi: “Birra Artigianale Indomita dal 2004”. È il nuovo logo di Orso Verde, il birrificio artigianale di Busto Arsizio (Varese) fondato da Cesare Gualdoni 16 anni fa quando sulla scena della craft brew italiana si contavano poche decine di produttori.

Cesare Gualdoni, Paolo Bennici, Andrea Rogora, Michela Zanetti, Andrea Corti, Christian Hans Conti (©Camilla Giovannacci)

Un restyling che non arriva per caso, ma è contestuale all’ampliamento del birrificio che a gennaio si trasferirà in un nuovo sito produttivo (nell’ex stabilimento della Coca-Cola di Busto Arsizio) più funzionale, tecnologicamente all’avanguardia e in grado di soddisfare un aumento della capacità produttiva, ma sempre di altissima qualità.

L’Orso Verde quindi cambia pelle (o sarebbe meglio dire pelliccia) ma non sostanza, continuando nel solco di quella qualità che ha costruito negli anni il successo di OV e da sempre caratterizza le sue birre artigianali. Una qualità assoluta e senza compromessi che è nel DNA stesso di OV.

Con le zampe ben salde sulle radici della propria storia, consapevole e fiero del proprio percorso, l’orso guarda ora verso il futuro, ma non dimentica le sue origini e i valori della tradizione.

 «Passare al marchio OV significa guardare a nuovi orizzonti e aprirsi anche a un mercato estero dove il nuovo brand può essere più diretto – spiega Paolo Bennici, responsabile commerciale e socio di Orso Verde -.Un passo ulteriore nella nostra crescita, non solo dimensionale, e senza tradire il nostro orgoglio artigianale. Una scelta in cui i soci, che sono sempre gli stessi, credono molto, tanto da investire in una fase così delicata come quella che stiamo attraversando a causa del Covid. Ma l’orso è per sua natura combattivo, coraggioso e, perché no, ottimista».

Il refresh non si ferma al logo, ma coinvolge anche bottiglie e lattine (da poco introdotte) oggetto di un restyling grafico significativo che punta a valorizzare le diverse personalità delle singole birre attraverso le immagini e i nomi che sono diventati iconici per OV: un linguaggio più contemporaneo che ha lo scopo di consolidare la forza e lo stile del birrificio in uno scenario oggi più dinamico e competitivo.