Cavagnino & Gatti per Sperone: maggior precisione, meno cambi formato

Con radici che affondano nella Torino dei primi del ’900 Sperone è un nome che racconta la storia del vino e dei liquori italiani. Oggi alla quarta generazione, con Francesca e Andrea Sperone alla guida, il Gruppo Sperone mantiene un’impronta familiare ma fortemente industriale, con due stabilimenti produttivi e una capacità di imbottigliamento che serve mercati nazionali e internazionali.

«La nostra famiglia è nel mondo del vino dall’inizio del secolo scorso – racconta Francesca Sperone -. L’attività è nata a Torino e poi, per ragioni logistiche, ci siamo spostati a Cusano Milanino (MI). Qui produciamo vermouth, liquori e spumanti, mentre nel Monferrato abbiamo fondato le Tenute Neirano, una cantina dedicata ai vini fermi di alta qualità e agli spumanti tipici della zona».

Lo stabilimento milanese è oggi il cuore produttivo dell’azienda, dove convivono due linee di imbottigliamento: una dedicata ai vini spumanti e una ai vermouth e ai liquori. Quest’ultima è stata oggetto, nel 2025, di un intervento di ammodernamento che ha portato all’installazione di una nuova etichettatrice Cavagnino & Gatti progettata per migliorare la precisione e la produttività della linea.

Rinnovare per aumentare efficienza e qualità

La decisione di investire in una nuova macchina è maturata dopo anni di utilizzo di una precedente etichettatrice ormai obsoleta. «Come accade spesso – spiega Sperone – le esigenze cambiano. La macchina precedente iniziava a mostrare limiti in termini di manutenzione, velocità e precisione. Inoltre, avevamo un prodotto con un’etichetta avvolgente complessa da applicare ed era quindi necessario un salto tecnologico».

Cavagnino & Gatti, partner storico dell’azienda, è stata coinvolta fin dalle prime fasi del progetto. Il legame tra le due realtà risale a oltre quindici anni fa, quando una prima etichettatrice del costruttore piemontese era stata installata nella tenuta del Monferrato, seguita da un’altra sulla linea spumanti di Cusano. «Conoscevamo già bene la qualità delle loro macchine e l’assistenza – spiega Sperone -. Abbiamo valutato anche altri fornitori, ma la solidità e la disponibilità del team Cavagnino & Gatti ci hanno convinti. Con loro c’è dialogo e capacità di interpretare le esigenze del cliente, cosa non scontata quando si lavora in spazi ristretti come i nostri».

Una linea riprogettata su misura

L’intervento non si è limitato alla sostituzione della macchina. È stato avviato un vero e proprio ridisegno della linea di imbottigliamento, in modo da integrare l’etichettatrice nel flusso esistente e migliorare la logistica interna. «Non abbiamo grandi superfici e questo rende ogni dettaglio progettuale fondamentale. Cavagnino & Gatti ci ha seguiti anche in questa fase, aiutandoci a ripensare la disposizione delle macchine e il percorso dei materiali. A volte si pensa che l’efficienza dipenda solo dalle prestazioni della singola macchina, ma in realtà è l’equilibrio dell’intera linea a fare la differenza». L’impianto oggi comprende depallettizzatore, sciacquatrice, riempitrice, tappatore, etichettatrice, incartonatrice e pallettizzatore, con movimentazione automatica delle bottiglie e un flusso completamente integrato. «La linea è interamente automatizzata. Partiamo dalle bottiglie depallettizzate e arriviamo al prodotto finito etichettato, pronto per la spedizione. Tutte le fasi sono gestite da sistemi di controllo elettronico che assicurano precisione e ripetibilità».

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