Arredo urbano a Bovisa grazie ai fusti in PET DraughtMaster di Carlsberg

Sono stati presentati il 30 settembre al Circolo Bovisa i risultati del progetto pilota di Carlsberg Italia “Take Back-Give Back”, dedicato all’upcycling dei fusti DraughtMaster. Il progetto, presentato sempre nel locale di via Mercantini lo scorso 7 giugno, si poneva come obiettivo di riciclare, riusare, reinventare i fusti esausti per restituire alla comunità oggetti di arredo urbano che promuovessero la rigenerazione delle periferie. Il prodotto dell’iniziativa è stato presentato da Serena Carpentieri, Vicedirettrice generale di Legambiente, Anita Pirovano, Presidente del Municipio 9, Serena Savoca, Marketing & Corporate Affairs Director di Carlsberg Italia, Davide Crippa, PhD in allestimento e docente dello IUAV di Venezia e del PoliMI e Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia.

da sinistra M. Cristina Ceresa, Serena Carpentieri, Anita Pirovano, Barara Meggetto, Serena Savoca, Davide Crippa

Il progetto “Take Back-Give Back”

Prende avvio nell’ottobre 2021 la raccolta dei fusti DraughtMaster esausti da selezionati clienti Ho.Re.Ca. che ad oggi ha permesso di recuperare 2300 kg di plastica, l’equivalente di circa 300.000 birre. Questi sono stati destinati alla seconda edizione dell’iniziativa “DaCosaNasceCosa”, promossa dall’associazione Repubblica del Design e dedicata all’economia circolare di quartiere per la riqualificazione e rigenerazione delle periferie di Milano, in particolare Lancetti, Bovisa e Dergano. Il progetto vede, inoltre, la collaborazione di Design Differente, fablab specializzato in rigenerazione di neo-materiali dai rifiuti plastici.

Arrivato in Italia nel 2011, DraughtMaster è l’innovativo sistema di spillatura con fusto in PET e senza CO2 aggiunta, che garantisce la conservazione del prodotto per 30 giorni, contro i 5 dei fusti tradizionali. Oggi sono prodotti con il 20% di materiale riciclato, con l’obiettivo di raggiungere il 50% entro il 2030. Con l’operazione “Take Back-Give Back”, il professor Fabio Iraldo, direttore del PhD in Innovation, Sustainability and Healthcare della Scuola Sant’Anna di Pisa, ha dimostrato che si possono ridurre di oltre il 90% le emissioni di CO2 della fase finale di creazione degli oggetti rispetto all’utilizzo di materie prime vergini. Inoltre, è stato importante cercare un metodo per il recupero della plastica che implicasse meno passaggi possibili per ridurre ancora di più i consumi.

Gli oggetti di recupero

Si è scelto di dedicare il progetto alla produzione di oggetti che verranno usati per la riqualificazione di via Mercantini e del parco di via Candiani, con due diversi progetti. Il primo punta sull’arredo urbano, grazie all’incontro tra il design pittorico e la street art tipici milanesi e gli oggetti upcycled (sedute di cortesia, panchine, sgabelli e tavolini portabici); il secondo propone la creazione di un orto modulare. Gli oggetti sono stati realizzati durante un workshop con studenti del Politecnico di Milano e designer del quartiere, sotto la guida di Davide Crippa, che ha dichiarato: «Grazie al progetto Take Back-Give Back abbiamo potuto realizzare un nuovo tassello all’insegna dell’Urbanistica della Gentilezza; con i preziosi suggerimenti delle associazioni del territorio, Isola Revel e BovisAttiva e i progetti degli studenti del workshop con le nostre sedute di cortesia e un orto civico possiamo rivitalizzare un’area verde».

Serena Savoca, Marketing & Corporate Affairs Director di Carlsberg Italia, ha commentato: «Il progetto Take Back-Give Back è nato con l’obiettivo di mettere la comunità e la sostenibilità al centro, partendo da una risorsa, la plastica, generalmente considerata come un rifiuto. Alla luce delle prime stime sull’impatto della nostra attività di economia circolare, il valore generato è molto positivo, non solo per le emissioni di CO2 evitate, ma anche per il contributo sociale nato dalle sinergie che abbiamo attivato con i nostri partner e alla collaborazione con le realtà e istituzioni locali. In Carlsberg Italia siamo particolarmente orgogliosi di poter contribuire allo sviluppo di ambienti urbani sostenibili, come quello di Bovisa, dove saranno installate le opere di design presentate oggi».