Assobirra sulla Legge di Bilancio 2022: bene il taglio accise per la birra italiana

AssoBirra plaude allo sforzo compiuto dai Ministeri dell’Agricoltura e dell’Economia nonché di PD, Lega, M5S e Forza Italia per la riduzione triennale delle accise sulla birra oltre a ulteriori importanti agevolazioni fiscali per i birrifici artigianali.

Alfredo Pratolongo

«Un intervento che vede la leva fiscale come fattore per favorire la ripresa e la crescita della filiera brassicola italiana – così Alfredo Pratolongo, Presidente di AssoBirra, commenta positivamente l’approvazione al Senato dell’emendamento alla Legge di Bilancio per il sostegno al comparto della birra -. La scelta del Governo di abbassare la pressione fiscale sull’unica bevanda da pasto ancora gravata da accise è anche una scelta di politica economica e industriale a sostegno del comparto agroalimentare italiano. In Italia infatti, le imprese birrarie, di ogni dimensione, sono in grado di fare sistema quando vengono messe nella condizione di sviluppare sinergie di valore e competitività».

AssoBirra, Coldiretti Unionbirrai, cioè le associazioni che rappresentano la totalità del comparto birrario italiano, hanno quindi fatto sistema per sostenere la ripresa del settore birrario e renderlo attrattivo per grandi, piccoli e medi birrifici, che insieme possono contribuire a ridare slancio alla filiera – industriale, commerciale e agricola – della birra e sostenere la tenuta occupazionale. La produzione di birra in Italia che dal 2015 in poi si è progressivamente affermata come un comparto che contribuisce alla crescita del Paese: dalla capacità di attrazione di investimenti da parte delle grandi imprese, allo sviluppo di eccellenze imprenditoriali da parte di medie e piccole imprese artigianali, al radicamento territoriale e allo sviluppo del comparto agricolo e di una cultura birraria coerente con quella gastronomica e alimentare Italiana. Prima della pandemia – secondo gli studi di AssoBirra – il settore stava vivendo una vera e propria ‘primavera della birra’ con la nascita e lo sviluppo di realtà artigianali e industriali, la proposta di tanti nuovi prodotti e un crescente utilizzo di materie prime agricole nazionali e ricette di eccellenze italiane. «Possiamo guardare al futuro con fiducia e pronti a sviluppare nuovi tasselli della filiera brassicola, il comparto ha voglia di crescere. La birra ha creato nel 2020 un valore condiviso di oltre 8,1 miliardi di euro, in pesante riduzione rispetto al passato, ma comunque equivalente allo 0,49% del PIL nazionale. Questo alleggerimento progressivo delle accise – commenta Pratolongo – permetterà di dimostrare a chi vuole fare impresa e investire che l’Italia è un Paese attrattivo per lo sviluppo delle filiere strategiche, e capace di stimolare e sostenere la crescita sostenibile delle piccole e medie imprese che costituiscono la spina dorsale del Paese».