Filippo Berio si racconta attraverso il Metodo Berio

Metodo Filippo Berio significa miglioramento continuo al servizio della qualità dell’olio evo. Il Metodo Berio è il percorso che assicura identità e qualità all’olio Filippo Berio grazie a rigorosi controlli in tutte le fasi della produzione. Un vero e proprio approccio virtuoso, dal campo alla bottiglia, che mira ad offrire al consumatore il meglio di un prodotto fondamentale della cultura culinaria del nostro Paese. A certificare il Metodo Berio c’è SGS, società che attesta sia la qualità del prodotto, sia la sostenibilità ambientale lungo tutta la filiera. Infatti, il Metodo Berio segue passo passo la produzione dell’olio partendo dalla selezione di sole coltivazioni che seguono i principi della produzione integrata, nel pieno rispetto dell’ambiente e dell’ecosistema, e proseguendo con gli scrupolosi controlli durante tutte le fasi del processo, dalla selezione e raccolta delle olive, al loro trasporto in frantoio fino alla molitura esclusiva delle olive migliori e sane, raccolte al giusto grado di maturazione e spremute rigorosamente a freddo.

L’etichetta “parlante” guida il consumatore alla scelta

A raccontare del Metodo Berio è il prodotto stesso, ben riconoscibile sugli scaffali dei supermercati attraverso un apposito collarino giallo posto sul collo della bottiglia riportante le fasi del metodo. La bottiglia, più ampia ed ergonomica, è anche accompagnata da una nuova etichetta “parlante” che, attraverso una comunicazione semplice, trasparente e puntuale, permette al consumatore di conoscere al meglio l’Olio Extra Vergine di Oliva che sta acquistando, sia in termini di metodo di produzione, sia dal punto di vista del profilo organolettico. La gamma di Oli Extra Vergine di Oliva Filippo Berio, infatti, gode di un sistema di tracciabilità completo ed esaustivo, che non si esprime soltanto attraverso le informazioni relative alla provenienza della materia prima. Il consumatore può inserire il lotto di produzione sul sito www.filippoberio.it e, grazie al sistema di tracciabilità, scoprire numerose informazioni utili sull’olio che intende acquistare: quando è stato prodotto, che cultivar predominanti sono state utilizzate, l’origine delle olive e dove sono state molite. Il suo profilo organolettico e sensoriale include le analisi effettuate per ogni bottiglia che mostrano i singoli parametri qualitativi riscontrati e confrontati con i limiti imposti dalla legge. È così che si ottiene la qualità unica firmata Filippo Berio che nei prossimi mesi verrà raccontata anche in un Protocollo ideato per spiegare al consumatore il completo rispetto della materia prima, la totale tracciabilità di tutte le fasi produttive e la corrispondenza del prodotto finale agli standard qualitativi dichiarati in etichetta.

Gruppo Salov punta al futuro: partito un piano biennale di investimenti

Tutto il lavoro di comunicazione volto a far conoscere Filippo Berio e il suo Metodo sul mercato italiano si inserisce in un più ampio piano di investimenti che vedono il Gruppo Salov impegnato nella valorizzazione dell’olio di oliva di qualità e nella sua distribuzione a livello globale.

«Il 2019 si è contraddistinto come un anno molto positivo per il Gruppo Salov con un giro d’affari arrivato a quota 275,7 milioni di euro grazie alla vendita in tutto il mondo di 91 milioni di litri principalmente di olio d’oliva, ma anche di altri oli di semi, con una crescita del 7% rispetto allo scorso anno” – dichiara Fabio Maccari, A.D. del Gruppo Salov – “Nonostante lo shock della pandemia da Coronavirus e le relative difficoltà, sono orgoglioso di affermare che anche nel 2020 il Gruppo sta continuando a guardare con fiducia al futuro mantenendo salda la programmazione di investimenti in innovazione ed efficientamento previsti per lo stabilimento di Massarosa. Ennesima conferma del grande impegno profuso nella valorizzazione dell’olio di oliva di qualità a livello globale».

Tra le operazioni a sostegno dei suoi brand, Gruppo Salov ha dato il via a un piano biennale di investimenti volti alla modernizzazione del sito produttivo di Massarosa (Lucca), dove nel 2019-2020 sono stati allocati 10 milioni di euro per lavori su infrastrutture industriali e informatiche che hanno interessato diversi settori dell’azienda:

• nell’area logistica è stata aumentata la capacità di stoccaggio del magazzino prodotti finiti, che è passato da 10.000 a 11.000 posti pallet. Inoltre, sono stati presi provvedimenti per creare una maggiore automatizzazione e implementazione dei software. Grazie a questi interventi, si prevede un aumento delle prestazioni del magazzino del 30% circa.

• l’area di stoccaggio, dove sono stati costruiti 3 nuovi serbatoi che hanno consentito un aumento della capacità di stoccaggio, e in quella dedicata al controllo qualità, con l’introduzione di nuove apparecchiature per l’analisi della qualità dell’olio extravergine sfuso;

• è stata inserita una nuova linea produttiva superflessibile capace di aumentare la produttività dell’intero Gruppo.