Olio calabrese a rischio declassamento dalla Ue

olioLe normative Ue rischiano di mettere fuori mercato un terzo dell’extravergine prodotto in Calabria. Il riferimento è all’allegato I relativo alle caratteristiche dell’olio di oliva del regolamento Ue 2015/1830. In esso vengono indicati i limiti alla composizione degli acidi grassi, al fine di impedire le sofisticazioni dell’olio extra vergine con altri oli vegetali. Questi limiti penalizzano in maniera decisiva una varietà olivicola molto diffusa in Calabria, la Carolea, il cui olio, per la modifica del metodo di calcolo degli acidi grassi, supera facilmente i valori indicati nell’allegato in questione.

La qualità Carolea, cultivar ad ampia diffusione in Calabria supera i limiti consentiti di acido eptadecenoico (0,30 punti percentuali) senza che tuttavia tale superamento costituisca un tentativo di sofisticazione. Stessa problematica si vive in Puglia con la Coratina. Olii di altissima qualità, in pratica, diventano fuorilegge.

Va sottolineato che il superamento di questo limite stringente non va ad incidere sulla genuinità del prodotto. Chiesta una deroga temporanea del Regolamento Ue 2015/1830.