Wenda: l’Internet of Things diventa l’Internet of Wine

Strumenti tecnici e informativi si affiancano alle grandi sensazioni legate alla terra, alla tradizione, al tempo, alla competenza, al lavoro, alla qualità.

WENDA nasce dal desiderio, espresso da diversi operatori del mercato vitivinicolo Italiano, di proteggere e in qualche modo accompagnare il cammino che conduce vini di prestigio dalla vigna sino alla degustazione. Il senso globale del progetto viene trovato coinvolgendo nel programma di sviluppo tecnici e informatici esperti, docenti e facoltà universitarie, studenti, esperti di marketing e costruttori di apparati elettronici. Wenda si rivolge alla filiera vitivinicola e al mercato dei vini luxury ad alto valore aggiunto, dal produttore al wine lover: non semplice consumatore ma vero e proprio amante del vino. Includendo poi tangibili benefici per tutti quegli attori della filiera coinvolti, come ad esempio importatori, distributori, operatori logistici, ristoranti, enoteche, case d’asta, sommelier, collezionisti.

CloseUp_DROPred_AWenda – patent pending – si compone fondamentalmente di tre parti:

  • l’apparato vero e proprio, quello che viene applicato alla bottiglia – WENDA Device;
  • la piattaforma web in cui risiederanno le pillole, le informazioni, i video, le immagini, i testi, ecc… – WENDA Cloud;
  • l’applicazione che permetterà, “leggendo” e identificando uno specifico apparato Wenda, di accedere ai parametri di conservazione e alle pillole – WENDA App.

Wenda è un piccolo apparato elettronico che, fissato in maniera armoniosa e assolutamente non invadente alla bottiglia, si lega indissolubilmente al suo cammino e alla sua storia. I fattori che possono interferire principalmente e pericolosamente con il mantenimento della qualità di un vino in generale sono la temperatura, l’irraggiamento e l’inclinazione e anche le vibrazioni). Wenda, dal momento in cui viene accoppiata alla sua bottiglia, grazie a dei micro sensori registra e mette a disposizione questi preziosi e fondamentali parametri. L’altra caratteristica, in questo caso legata a contenuti più che ad aspetti tecnici, è quella che è stata identificata con il concetto di “pillole”. Tramite Wenda, ogni bottiglia viene legata a “pillole” di storia, di tradizione, di arte vinicola, di esperienza, di territorio, di informazione, di degustazione, ecc.

Ecco un possibile scenario: un produttore decide di applicare Wenda a un lotto di bottiglie pregiate. Da quel momento ogni Wenda viene applicato e associato a una specifica bottiglia e comincia diligentemente a monitorare e registrare i dati di perfetta conservazione e movimentazione. Le pillole che il produttore decide di rendere disponibili per quel vino vengono realizzate e archiviate in Cloud/web. Ora quel grande vino è in grado di raccontarsi. A seconda dei diversi attori della filiera e in funzione delle loro possibili aspettative specifiche, Wenda potrà fornire parametri, informazioni, conoscenza, consigli, emozioni.

 

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