Il Brunello 2012 del Casato Prime Donne

«Ho sempre sognato di produrre un vino di perfetta armonia come questo» dice Donatella Cinelli Colombini presentando il Brunello 2012 a cui ha voluto dare il suo nome IOsonoDONATELLA: un vino con tannini setosi e profumi di piccoli frutti rossi maturi che inebriano. Solo 600 bottiglie che vengono prodotte esclusivamente nelle migliori vendemmie per un vino d’autore in cui la produttrice toscana ha racchiuso i suoi sogni e la sua storia.

Nasce nella zona Nord di Montalcino, in una piccola vigna che si chiama Ardita, in una splendida posizione assolata. Nella cantina Casato Prime Donne ha maturato per quasi tre anni in fusti di rovere di 5-7 ettolitri, realizzati a mano in 4 piccoli laboratori artigiani francesi. Le botti di questo Brunello hanno un cuore rosso attaccato sopra in modo che tutti, e soprattutto le cantiniere, le accudiscano con la massima cura e non mescolino il loro vino con tutti gli altri. Prima di andare in bottiglia il vino ha sostato per sei mesi in un uovo di cemento nudo per ossigenarsi e diventare ancora più vellutato. Un piccolo tocco di eleganza ma anche un ritorno al passato e alle vecchie tradizioni toscane che scendono indietro di almeno cinquecento anni. La confezione di IOsonoDONATELLA racconta la storia personale della Cinelli Colombini. Il vetro della bottiglia è coperto di stelle e ha al centro un anello con il suo marchio in oro. Da giovane lei studiava oreficeria medioevale e anche i sigilli anticamente inseriti negli anelli. Nella splendida scatola, che contiene la bottiglia e si apre come un fiore, ci sono altri riferimenti alla storia locale, il tessuto riprodotto all’esterno è infatti la tela di Pienza visibile nella Maestà di Duccio di Buoninsegna del 1311.