Le Forme dell’olio 2018, il meglio del packaging

Non solo extra vergini eccellenti. Ci vuole altro, perché la qualità deve essere totale. La qualità si esprime infatti anche attraverso l’esercizio della bellezza e funzionalità dei contenitori. Manca poco. Chi intende partecipare alla quinta edizione del concorso dedicato espressamente all’abbigliaggio ha tempo fino al 30 novembre.

Cooking Restaurant and Vegetarian food vector

«Sono sempre più convinto che la bontà di un olio extra vergine di oliva non possa essere mai estranea alla bellezza. Entrambi vanno di pari passo». A sostenere tale tesi è Luigi Caricato, direttore del progetto culturale Olio Officina. Sua è l’idea di vestire bene le bottiglie e ogni altro contenitore che accolga al suo interno una materia prima così pregiata qual è l’olio da olive. Da qui l’idea di un concorso, giunto alla sua quinta edizione.

«Se esiste un mercato e una compravendita, anche l’olio extra vergine di oliva è soggetto alle leggi del commercio. Quindi l’olio non è solo un alimento e condimento insieme, ma è soprattutto una merce e come tale va considerata. La merce si vende anche attraverso la sua veste esteriore, quella con cui si presenta al consumatore. Un principio così elementare non può essere sottovalutato. Eppure per decenni il mondo dell’olio ha trascurato questo aspetto, comprese le ditte più conosciute e blasonate». Parte dunque da qui l’idea dell’oleologo Luigi Caricato, che ogni anno al grande happening che si svolge a Milano – la prossima, la settima edizione è in programma dall’1 al 3 febbraio, al Palazzo  delle Stelline – mette sempre in evidenza il ruolo del packaging e, in particolare del visual design.

«Di fronte a un’ampia gamma di referenze, ciò che fa la differenza a volte può essere anche il modo con cui ci si presenta – spiega Caricato -. La bellezza, il lato estetico che meglio racconta anche l’aspetto edonistico di un olio extra vergine di oliva, va coltivata anche valorizzando i contenitori e le confezioni. La bellezza, va precisato a scanso di equivoci, non è un orpello, ma una visione della vita, e come tale è un modello di riferimento cui non si può rinunciare».

Il regolamento del concorso è disponibile a quanti lo richiedano e c’è tempo fino al 30 novembre 2017 per partecipare. Saranno assegnati diversi riconoscimenti, suddivisi in due macro categorie, quella inerente la “regalistica”e quella degli “oli da scaffale”; inoltre tra i partecipanti alle due macro categorie saranno ulteriormente individuati i premi speciali alla “migliore etichetta”, alla “linea commerciale”, alla “originalità stilistica”, alla “innovazione” e al “valore sociale ed educativo”.

La giuria si riunirà a metà dicembre, i risultati saranno comunicati sempre in dicembre, mentre le premiazioni avverranno a Milano, nel pomeriggio di venerdì 2 febbraio, nell’ambito di Olio Officina Festival.

Informazioni scrivendo a segreteria@olioofficina.it, oppure telefonando al numero 02.8465223