Una birra a km zero

E’ quella del Birrificio Il Mulino Vecchio: birra agricola, prodotta con il proprio orzo, in un impianto a vista dal proprio ristorante. Mescita e bottiglie, a gestione familiare: 15.000 litri l’anno e obiettivo 20.000 bottiglie.

Lui ha 28 anni e i modi, pratici e sbrigativi, di chi non ha tempo da perdere. E in effetti Andrea Carizi aveva da poco passato la maggiore età quando si è buttato a capofitto nel progetto della sua famiglia. Il papà Valter e la mamma Silvana, insieme a lui e alla sorella, hanno infatti ristrutturato e messo in funzione a partire dal 2008 il mulino vecchio, un casale del 700 nella campagna attorno a Urbino, in località Verziere di Fermignano. Quel “Il Mulino Vecchio” che è ora marchio identificativo delle loro bottiglie di birra. In un’attività in cui la produzione di birra è fiore all’occhiello di molto altro, essendo la sua azienda agricola “Il Verziere” anche agriturismo con ristorante.

Così Andrea Carizi, a 18 anni, ha imparato a fare birra ed è diventato titolare di uno degli (allora pochi) birrifici agricoli artigianali d’Italia. E oggi, a 28 anni, produce all’incirca 15mila litri di birra e punta a chiudere l’anno a quota 20mila bottiglie. Tra orzo coltivato per proprio conto e maltato in Consorzio, e grande attenzione nella scelta degli impianti con cui lavorare, questo è il suo racconto di come sono andate e stanno andando le cose a “Il Mulino Vecchio”.

L’azienda agricola “Il Verziere”

«Nel 2005 abbiamo cominciato i lavori di ristrutturazione di questo casale, un antico mulino ad acqua di epoca Settecentesca dove già da allora venivano lavorati cereali, situato a soli 15 chilometri dalla vicina Urbino nel comune di Fermignano – ricorda Andrea Carizi, che ha oggi 28 anni ed è titolare delle attività, gestite a livello familiare con il padre Valter, la mamma Silvana e la sorella –. Da qui il nome del nostro birrificio “Il Mulino Vecchio”. Anche se in realtà questo appellativo lo abbiamo aggiunto successivamente, solo quando abbiamo iniziato a commercializzare la nostra birra in bottiglia, ossia all’incirca nel 2014, perché ci sembrava più efficace a livello di comunicazione. Noi, come agriturismo con ristorante, ci siamo invece sempre chiamati “Il Verziere”, che è la località qui di Fermignano dove ha sede la nostra azienda agricola. Ed è proprio questa azienda agricola a coltivare i 50 ettari di terreni che ci garantiscono gran parte dell’orzo con cui produciamo le nostre birre. Quando abbiamo inaugurato la struttura, nel 2008, siamo partiti subito dall’idea di voler essere un agriturismo con cucina e in quest’ottica abbiamo fatto crescere la nostra ospitalità turistica (dalle iniziali 6 camere agli attuali 30 posti letto) così come la nostra proposta gastronomica (con 75 posti interni in inverno e quasi 150 in estate con lo scoperto). Una delle nostre tipicità a chilometro zero, da subito, è stata appunto la nostra birra, prodotta con il nostro orzo e le nostre acque (unitamente a luppoli e lieviti per cui ci riforniamo da Mr. Malt) mediante un impianto a vista qui di fianco alla sala ristorante. La birra viene infatti spillata direttamente nel locale attraverso un condotto refrigerato sotterraneo e tre tank orizzontali con un sacco a spinta, mosso da un compressore senza alcun contatto fisico con il liquido contenuto, così da evitare completamente il possibile ingresso di anidride carbonica o di altri agenti esterni contaminanti. Per la mescita interna al ristorante, unitamente alla vendita diretta di alcuni fusti e bottiglie in azienda, consumiamo all’incirca il 70% della nostra produzione di birra. Una produzione annua che si aggira sui 15mila litri.»

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