Due pilastri di Industry 4.0: componenti e competenze

Secondo Interroll, due tra i pilastri portanti di Industry 4.0 sono i componenti degli impianti e le competenze necessarie ad assecondare le esigenze della quarta rivoluzione industriale.

Nel corso di un incontro le riflessioni sull’evoluzione del mondo industriale e manifatturiero sono state affidate a Claudio Carnino, direttore commerciale e country speaker di Interroll Italia, e al prof. Marco Taisch, professore ordinario al Politecnico di Milano, Dipartimento di Ingegneria Gestionale, dove insegna Advanced and Sustainable Manufacturing.

L’evoluzione dell’industria passa attraverso le tecnologie, le nuove applicazioni, attraverso la convergenza e la contaminazione tra settori attigui con l’obiettivo di generare qualità più elevata, velocità, maggiore produttività, risparmio energetico e di risorse, ambienti produttivi più rispettosi e vivibili.

Come cambierà il mercato e la produzione? Quali saranno le basilari necessità?

Per Claudio Carnino un elemento fondamentale dell’evoluzione industriale è la sempre più pressante automazione dei processi produttivi e di quelli distributivi. La ricerca persegue l’obiettivo di processi a sempre maggiore efficienza, efficacia, velocità, produttività. Industry 4.0 si definisce tendenza dell’automazione industriale a integrare nuove tecnologie produttive per migliorare le condizioni di lavoro e aumentare la produttività e la qualità produttiva degli impianti e di conseguenza dei prodotti. Dunque dobbiamo aspettarci un cambiamento sia nelle tecnologie e nelle capacità di dialogo tra esse, ma anche un cambio di passo e di profilo in coloro i quali sono e saranno demandati a guidare questa nuova rivoluzione industriale. Un concetto più immateriale e attinente alla cultura. Ma ogni rivoluzione parte da un cambio culturale.

Marco Taisch: «Le competenze delle diverse figure aziendali, a tutti i livelli dell’impresa, devono necessariamente evolvere verso un mondo in cui l’aspetto ‘fisico’ e tangibile si accompagna a quello ‘digitale’ e virtuale basato sul dato. La capacità di leggere, analizzare gestire dati e informazioni diventa l’elemento fondante di ogni professionalità del futuro. Le decisioni, che una volta potevano essere basate su intuito, devono oggi lasciare il posto a razionali e quantitative analisi di contesto. Per queste ragioni, quella che stiamo vivendo oggi non è solo una rivoluzione tecnologica ma anche e soprattutto culturale

La qualità dei componenti del motion resta una delle centralità del rivoluzionario modo di fare industria, connessa e comunicante. Dove i processi a monte e a valle della produzione sono sempre più automatizzati, dove i comandi sono sempre più robotizzati, remotizzati e determinati da sistemi ciberfisici, il componente nell’impianto non può fallire.

Claudio Carnino: «Interroll guarda con entusiasmo alla quarta rivoluzione industriale. Il mondo industriale, il mondo della produzione si rinnova, si amplia. E questo ci coinvolge. Dove c’è la necessità di muovere oggetti, beni, prodotti e semilavorati, più velocemente, con più precisione, con maggiore sostenibilità, con più attenzione al ROI, con più attenzione all’ambiente in generale e all’ambiente lavorativo in particolare, dove c’è la necessità di una stretta collaborazione con gli integratori di sistemi e con i clienti finali, lì siamo presenti con la soluzione ideale. I nostri componenti sono già presenti in moltissimi siti, macchinari, magazzini dove l’automazione è di casa. E automazione è in assoluto un trend in crescita. Il nostro impegno in R&S è concentrato nella creazione di componenti “visionari” dove il massimo della usabilità si coniuga con il top della tecnologia. Questo ci consente di offrire ai nostri clienti e partner le soluzioni più “smart” ottenibili sul mercato a totale beneficio della produttività. Inoltre vantiamo le professionalità più elevate per poter offrire al mercato soluzioni uniche basate sull’eccellenza dei componenti. In sostanza cerchiamo di rapportarci proattivamente alla sempre più incipiente rivoluzione industriale grazie all’analisi, alla capacità, all’esperienza e all’eccellenza del nostro prodotto.»

Il prof. Taisch sottolinea che «L’analisi dev’essere opportunamente orientata per cogliere appieno le potenzialità che le nuove tecnologie offrono già oggi alla competitività delle nostre imprese. Si tratta innanzitutto di comprenderle nella loro essenza più profondamente ‘tecnologica’, per poi analizzarne la loro potenzialità che è basata su un aspetto ad esse comune e trasversale: il dato e l’informazione. Infatti, tutte le tecnologie che concorrono alla quarta rivoluzione industriale hanno alla base la raccolta, la gestione, l’interpretazione, l’interazione di dati e informazioni. Si deve in questo senso cominciare a parlare di ciclo di vita del dato, dalla sua raccolta (begin of life) al suo utilizzo in varie forme (end of life).»