Una birra per portare l’acqua in Africa

Il 27 marzo esce Jumbo Beer, la African Ipa ideata dal birrificio artigianale brianzolo Hibu per raccogliere fondi insieme a Doc Roma a favore dell’associazione internazionale non governativa Amref. Fondata a metà del secolo scorso per migliorare la salute in Africa, Amref è molto attiva in questa parte di mondo. L’intero ricavato dell’iniziativa benefica verrà destinato al progetto “Acqua è Vita”. «In alcune aree del mondo l’accesso all’acqua pulita è ancora un bisogno primario e un diritto umano non soddisfatto – fa sapere Amref -. Nell’Africa Sub Sahariana 319 milioni di persone vivono senza accesso ad acqua potabile e 695milioni sono prive di servizi igienici di base».

Sono molte le iniziative in essere per raccogliere finanziamenti destinati ad incrementare l’accesso ad acqua e servizi igienici nelle comunità africane, migliorando la salute e la dignità umana degli abitanti. Una di queste è, appunto, la Jumbo Beer che verrà distribuita da Doc Roma, partner Hibu in questo grande e importante progetto di solidarietà. Per cui troverete la Jumbo Beer nella tipica etichetta evocativa disegnata da Giuseppe Ferrario (perché ogni birra Hibu ha il suo carattere, quindi un personaggio che la rappresenti), distribuita nella zona della capitale.

Hibu non è affatto nuova a tali iniziative. Infatti dopo la Masala Beer dell’anno scorso a sostegno di un progetto in Nepal messo a punto dal medico Annalisa Fioretti per finanziare gli studi di alcuni ragazzi nepalesi, il birrificio brianzolo aderisce con una nuova birra ad un altro percorso, questa volta che guarda all’Africa, e più precisamente al Kenia. «Doc Roma è un partner con cui condividiamo valori importanti. Così quando ci ha proposto di affiancarlo per un progetto di solidarietà abbiamo immediatamente deciso di aderire – spiega Raimondo Cetani, mastro birraio Hibu –. Ciascuno di noi manda messaggi e compie gesti di solidarietà come può, noi attraverso quello che sappiamo fare: la birra. Ci piace pensare che possiamo trasformare la nostra capacità creativa in acqua…».

In Kenya il progetto “Acqua è vita” si inserisce all’interno del programma Wash di Amref, dove gli operatori lavorano a stretto contatto con le comunità beneficiarie in un processo di miglioramento delle proprie condizioni di vita. «Nello specifico interverremo nel Distretto di Kitui, che comprende nove Distretti più piccoli, della Provincia dell’Est del Kenya – spiega Serena Gentile, High Value Donors Department -. L’area è totalmente rurale e a rischio desertificazione». Il 90% della popolazione vive nelle campagne e di questi, soltanto il 28% ha accesso a fonti d’acqua potabile entro 2 km, parametro definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per stabilire un accesso adeguato. Il resto della popolazione che vive nelle aree agricole marginali è costretta, invece, a percorrere fino a 13 km a piedi per rifornirsene. «Amref lavora per migliorare l’accesso all’acqua potabile, la capacità locale nella gestione, la manutenzione e il controllo delle risorse idriche disponibili – conclude Serena Gentile a nome dell’organizzazione internazionale -. La costituzione dei comitati di gestione ci aiuterà poi a promuovere l’educazione sanitaria tra i membri delle comunità beneficiarie e nelle scuole e l’avvio di orti e vivai comunitari darà vita ad un circolo virtuoso in grado di generare reddito».