L’arte del grapat rivisitata in chiave tecnologica

St. Roch, a Quart a soli 4 chilometri da Aosta, è la più importante distilleria valdostana. Un’azienda che attraverso i suoi tre marchi – Saint Roch, Levi e Ottoz – propone una gamma molto ampia di liquori e distillati il cui comune denominatore è la qualità e la tradizione. Una tradizione secolare che risale all’antica e rinomata figura dei grapat. Fu proprio uno di questi artigiani valtellinesi, Guglielmo Levi, a fondare, alla fine dell’Ottocento, una distilleria nel centro storico di Aosta. Di generazione in generazione la distilleria è cresciuta fino all’odierna St. Roch, un’azienda moderna e dinamica che punta oggi sull’innovazione di prodotto e sull’export per sostenere le sfide di un mercato, quello degli spirits, sempre più difficile e complesso, non da ultimo per i recenti aggravi fiscali che hanno ulteriormente penalizzato il comparto. Racconta l’azienda l’attuale titolare, Nicola Rosset.

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Nicola Rosset lei è un discendente diretto di quel Gugliemo Levi che più di cent’anni fa fondò ad Aosta la sua distilleria…

Mio nonno Guglielmo era un grapat. I grapat erano artigiani abilissimi nella distillazione delle vinacce, un’arte che si tramandava in Valtellina di generazione in generazione e che diventò nell’Ottocento un’interessante prospettiva occupazionale quando in Valle il lavoro di trasporto delle merci, sul quale si fondava il sostentamento economico di molte famiglie, si ridusse grandemente con l’apertura dei nuovi trafori piemontesi. Sorsero a Campodolcino delle distillerie che davano lavoro d’inverno. Molti grapat migravano invece per produrre con il loro alambicco in cantine di Lombardia, Piemonte e Veneto; ben presto questo lavoro itinerante per diversi di loro sfociò in vere e proprie imprese artigianali fondate nelle zone vitivinicole più vocate. Guglielmo Levi creò la sua distilleria ad Aosta utilizzando un tradizionale alambicco a bagnomaria. Era la fine dell’Ottocento. Qui Guglielmo produsse una grappa unica: la grappa Sant’Orso, come il santo più celebre della regione, ma anche come il nome del borgo antico, nel centro di Aosta, dove sorgeva la sua distilleria.

Fu nel 1968 con Natalina Levi che…

L’attività del nonno continuò fiorente per tutto il ‘900…

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